Continua il rialzo iniziato con il setup nero annuale del 30 ottobre. Ancora una volta le nostre date hanno rivelato la loro straordinaria valenza. Esse sono elaborate secondo un calcolo di probabilità ponderato sulle serie storiche dal 1898 ad oggi. Questo principio negli ultimi 20 anni ha rivelato un’efficacia del 90% circa. Rally natalizio dei mercati alla prova dei dati americani sull’occupazione? Rteniamo che sia così. Ad oggi infatti tutto sembrerebbe propendere per una fase rialzista.
Il segnale che potrebbe dirimere molti dubbi
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I dati di domani daranno indicazioni molto importanti sia sullo stato dell’economia ma anche su a che punto i tassi di interesse siano posizionati rispetto ad essa e come l’infazlione si stia comportando. Il rialzo dei tassi è stato molto forte e al momento non ha sortito effetti preoccupanti sul ciclo economico. Le nostre attese, come più volte ribadito negli ultimi mesi, sono a favore di un soft landing. Questo nonostante la curva dei rendimenti da mesi punti verso una recessione. Le medie aritmetiche arrivano tardi e spesso, anche molto spesso, tendono a generare falsi segnali.
Il rimbalzo in corso assumerà rilevanza solo nel caso che le chiusure di domani saranno superiori a:
Dax Future
15.025
Eurostoxx Future
4.100
Ftse Mib Future
27.645
S&P500
4.261.
C’è da dire che domani ci sarà un appuntamento non solo con i dati economici ma anche con delle trend line che potrebbero anche far rigirare al ribasso i prezzi. Per quanto riguarda il medio periodo invece, solo una chiusura del mese di novembre superiore ai seguenti livelli archivierebbe con elevate probabilità il ribasso iniziato nel mese di agosto:
Dax Future
15.686
Eurostoxx Future
4.258
Ftse Mib Future
28.765
S&P500
4.396.
Rally natalizio dei mercati alla prova dei dati americani sull’occupazione: le serie storiche
Alle ore 21:11 della seduta di contrattazione del giorno 2 novembre abbiamo letto i seguenti prezzi sui listini analizzati:
Dax Future
15.276
Eurostoxx Future
4.199
Ftse Mib Future
28.515
S&P500
4.317,79.
Il Vix è in forte dietrofront, e questo lancia benzina sul fuoco. Le serie storiche “dicono” per il 2023, e lo abbiamo ripetuto in tutta la fase di ribasso:
l’anno dovrebbe chiudere in forte rialzo;
il minimo del decennio dovrebbe essere alle spalle.
E ora non ci stupiremmo che prima di dicembre venissero segnati nuovi massimi annuali.
Vedremo cosa accadrà.
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