Il momento di gustare il frutto di tanti sacrifici è una fase importante per chi coltiva. Cavolfiori, lattughe, pomodori e tutti gli altri ortaggi richiedono davvero molti mesi d’impegno. A ripagare del sacrificio è sempre il gusto che gli ortaggi fai da te regalano a tavola. Ma in molti non sanno che raccogliere gli ortaggi in questi momenti precisi regala prodotti maturi e più buoni. La Redazione di ProiezionidiBorsa ha pensato a questo “calendario di raccolta” per i suoi Lettori. Esso illustrerà quando raccogliere gli ortaggi più comunemente coltivati, per avere prodotti certamente maturi.
Ravanello e lattuga
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Gli ortaggi che giungono a maturazione più velocemente sono la lattuga e il ravanello. Proprio quest’ultimo è spesso impiegato per abbellire anche i migliori piatti degli chef stellati. Il fucsia intenso dell’esterno e il bianco candido dell’interno del frutto lo rendono perfetto da tagliare a rondelle sottili, per decorare le pietanze. Bisognerebbe raccogliere il ravanello dopo circa 40 giorni dalla semina, per essere certi della sua maturazione.
La lattuga iceberg andrebbe raccolta invece dopo circa 60 giorni dalla semina e 50 dal trapianto. In quest’ultimo caso però sempre meglio verificare l’avvenuta maturazione. Qualche altra tipologia d’insalata, come la lattuga romana, presenta più o meno le stesse tempistiche.
Zucchine e pomodori
La Redazione vuole spiegare che raccogliere gli ortaggi in questi momenti precisi regala prodotti maturi e più buoni. Le zucchine, ad esempio, giungono a maturazione dopo circa 55 giorni dalla semina e 25 dal trapianto. Al contrario, i pomodori necessitano di 100 giorni dalla semina e 2 mesi dal trapianto per diventare maturi.
Patate e peperoncini
Le patate giungono a maturazione quando la parte “epigea”, ossia la parte terminale del fusto sotterraneo, appare secca. In genere questo avviene dopo circa 3 mesi dalla semina.
I peperoncini maturi, invece, sono più semplici da riconoscere, essendone i frutti ben in vista. Comunque, essi giungeranno perfettamente a maturazione dopo 3 mesi dalla semina e 2 mesi dal trapianto.
E, per capire come avere peperoncini migliori, consigliamo la lettura di questo precedente articolo.
Precisazioni finali
Prelevare gli ortaggi dalla pianta prima di queste tempistiche non significa sbagliare; tuttavia, rispettando queste precise cadenze è più semplice esser certi di una loro perfetta maturazione e, quindi, amplificazione del sapore. In tal caso consigliamo di tenere uno “scadenziario” degli ortaggi. Si tratterà di una sorta di quadernino, su cui annotare il giorno della semina e del trapianto, per calcolare il giorno preciso di raccolta.