Nel passaggio dal 2021 al 2022 in Italia, tra le misure di pensionamento anticipato, si è passati dalla Quota 100 alla Quota 102. Nel ricordare che la Quota 100, istituita ai tempi del Governo Conte, con la maggioranza a trazione M5S e Lega, è durata tre anni. Mentre la Quota 102, proprio come superamento della Quota 100, è stata introdotta per il 2022 dal Governo guidato dall’ex presidente della BCE Mario Draghi.
Nel dettaglio, la Quota 102 è sostanzialmente la Quota 100 con l’aggiunta di uno scalino anagrafico pari a due anni. Perché fino al 2021 si potevano maturare i requisiti di pensionamento anticipato con 38 anni di contributi e con 62 di età. Mentre con la Quota 102 il vincolo dell’età è salito da 62 a 64 anni.
Quota 102 per le pensioni sarà prorogata nel 2023? Gli scenari e le attese
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Non a caso, per la loro rigidità, le misure di pensionamento anticipato con il sistema delle quote non sono mai piaciute ai Sindacati. Ma ora la Quota 102 potrebbe rappresentare, per la mini riforma del Governo Meloni, la misura chiave per scongiurare il pieno ritorno, a partire dal 2023, dei paletti imposti dalla Legge Fornero. In particolare, Quota 102 per le pensioni potrebbe essere resa più flessibile.
Ed in tal caso sarebbe confermata anche per il 2023. Visto che quello della riforma strutturale delle pensioni, per il Governo Meloni, è un obiettivo di legislatura. Anche perché, per ragioni di finanza pubblica, quello attuale non è il momento ideale per una revisione profonda del sistema pubblico pensionistico.
In particolare, il requisito contributivo relativo alla Quota 102 potrebbe essere innalzato a 41 anni. Ma l’età potrebbe essere abbassata a 61, o al massimo a 62 anni. Ed in tal caso diventerebbe una Quota 103, ma anche un assaggio della Quota 41 secca chiesta e promossa a gran voce, già da tempo, dalla Lega di Matteo Salvini. Nel ricordare che attualmente la Quota 41 c’è in Italia per il ritiro anticipato dal lavoro. Ma questa è riservata solo ai cosiddetti lavoratori precoci. I precoci per la Quota 41, in particolare, devono rientrare tra le categorie dell’APE Sociale. E devono aver maturato almeno un anno di contributi previdenziali versati prima del compimento del 19esimo anno di età.
Perché nel breve è impossibile istituire la Quota 41 secca per tutti
Nel breve termine, l’istituzione della Quota 41 secca per tutti non è possibile semplicemente per ragioni di finanza pubblica. Non a caso è molto probabile che la Quota 41 possa vedere la luce in Italia solo attraverso la riforma strutturale del sistema previdenziale pubblico.