Andare in pensione prima, magari sfruttando ancora oggi la quota 100 pur se è scaduta il 31 dicembre 2021 è una possibilità che fa gola a molti lavoratori. Il motivo è semplice, perché la Quota 100 ha lasciato davvero spiazzati i lavoratori che per poco non sono riusciti a centrarla.
Per loro la pensione è slittata anche di 5 anni, perché hanno dovuto virare verso la pensione di vecchiaia ordinaria a 67 anni. Cinque anni di penalizzazione, cioè quello scalone che il governo ha pensato bene di limitare introducendo la Quota 102. Molti esclusi della Quota 100 sono proprio coloro che sono rimasti fortemente penalizzati da queste modifiche normative.
Per qualcuno, però, le porte della pensione con Quota 100 potrebbero ancora aprirsi. Sfruttando una particolare misura che consente di rendere buoni per la pensione anche gli anni dello studio universitario. Ma come vedremo è una situazione che a molti non conviene.
Pensione con Quota 100 nel 2024 riscattando il periodo dello studio universitario
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Il riscatto del corso di studio universitario è senza dubbio una valida opportunità che molti lavoratori potrebbero cogliere per riuscire a centrare i requisiti pensionistici utili alla quiescenza. Anche quelli che non ce l’hanno fatta a completare i 38 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 2021 per la Quota 100, potrebbero tornare in gioco adesso. Facendo riferimento a un periodo precedente il 31 dicembre 2021, il percorso per la laurea può tornare utilissimo.
Riscattare questo periodo potrebbe colmare quel vuoto necessario a dare per completati i 38 anni di contributi al 31 dicembre 2021. Se per l’età non si può fare nulla, per i contributi, invece la soluzione per qualcuno esiste.
Quota 100 nel 2024 riscattando adesso i contributi potrebbe servire
Tra l’altro esiste il riscatto del corso di studio universitario, che permette di pagare un corrispettivo ridotto. Una facoltà, però, ammessa da chi opta per il ricalcolo contributivo della prestazione. In questo caso costa più o meno 5.000 euro un anno di studio da riscattare. Costa molto di più il riscatto ordinario, aperto anche a chi ha una pensione calcolata con il sistema retributivo.
Col periodo di studio che ricade nel retributivo, il calcolo è quello della riserva matematica. Si calcola la differenza tra la pensione liquidata senza gli anni riscattati e quella calcolata con l’aggiunta di questi anni. Il risultato si moltiplica per coefficienti che tengono in considerazione età e contributi del richiedente, oltre che il fatto che sia un uomo o una donna.
Il calcolo della pensione con e senza riscatto
Anche Quota 100 nel 2024 riscattando adesso i contributi, ma non tutto è conveniente. Un lavoratore che oggi ha 63 anni e che grazie al riscatto centra la quota 100 a 64 anni nel 2023, gode di 3 anni di pensione altrimenti impossibile da sfruttare. Ma se deve riscattare tutti i 5 anni, il gioco potrebbe non essere conveniente. Significherebbe pagare subito e in unica soluzione (gli anni del riscatto devono essere pagati prima della domanda di pensione), anche oltre 50.000 euro. E per tre anni di pensione c’è il rischio di recuperare meno di 50.000 euro come pensione netta.
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