Ci sono tanti oggetti della casa che possono avere un nuovo utilizzo senza che lo sospettiamo minimamente. Ecco perché spesso finiscono nella spazzatura contribuendo all’inquinamento e allo spreco di materiali. Questo è particolarmente vero per quegli oggetti che utilizziamo molto spesso e quasi ogni giorno. Un esempio può essere lo spazzolino, oppure l’asciugamano o una semplice spugna. È normale, infatti, che dopo un utilizzo così costante si rovinino molto in fretta rendendo necessaria la loro sostituzione.
Ad esempio, però, gli asciugamani possono trasformarsi in oggetti nuovi consentendo un grosso risparmio. Le spugne invece possono rivelarsi particolarmente utili nell’ambito del giardinaggio. Grazie a loro, infatti, possiamo duplicare le nostre piantine infinite volte, ancora una volta risparmiando.
Tutti i magnifici utilizzi delle spugne
Indice dei contenuti
Le spugne del bagno o della cucina hanno tutte una caratteristica in comune, la stessa che ce le rende così essenziali: possono assorbire e trattenere l’acqua. Questa loro caratteristica le può rendere utili anche in giardino, in casa e sul balcone. Quando si tratta di piante, infatti, l’acqua è sicuramente un elemento fondamentale. Per poter sfruttare le spugne senza danneggiare le nostre piante, il primo passaggio importante è sicuramente quello di pulirle. Facciamolo con cura, sciacquandole diverse volte sino ad eliminare ogni traccia di detersivo o di sapone. Dopodiché armiamoci di un taglierino e prepariamoci a veder moltiplicare le nostre piantine.
Quest’oggetto che usiamo ogni giorno può renderci dei maghi del giardinaggio riciclando e con il minimo sforzo
Mettiamo la spugna su un foglio di cartone o una tavola di legno che possiamo rovinare. Con il taglierino sminuzziamo la spugna, riducendola in piccoli pezzi. Questo ci permetterà di sfruttare la sua capacità assorbente per riprodurre le piante per talea. Ovviamente ci riferiamo a quelle che si prestano a questa pratica, come la pernezia ad esempio e addirittura la stella di Natale. Stacchiamo un ramo della pianta con delle cesoie sterilizzate e mischiamo i pezzi di spugna col terriccio.
Mettiamo questo composto in un vasetto o in un contenitore. L’importante è che ci sia una via di scolo che non lasci ristagnare l’acqua. Inseriamo poi all’interno il ramo con la parte tagliata verso il fondo. Posizioniamo il vaso esposto alla luce, ma non diretta. Dopo 3 mesi, potremo travasare la talea che avrà ormai sviluppato un buon apparato radicale.
Altrimenti, possiamo dividere la spugna in due parti uguali. Mettiamoci in mezzo il rametto come se fosse un panino, poi inseriamolo in un bicchiere. Solleviamo l’estremità del rametto lasciando circa 2 cm dal fondo. Poi, versiamo un fondo di acqua e attendiamo due settimane. Lo stesso potremo fare con i semi. Tutto grazie a quest’oggetto che usiamo ogni giorno.