Generalmente quando arriva l’estate le persone prediligono dei gusti più leggeri e rinfrescanti. Il caldo infatti porta naturalmente ad orientarsi verso alimenti più ricchi di acqua e conseguentemente meno calorici. Nonostante ciò però c’è un grande classico che non viene messo da parte nemmeno con le più alte temperature: le fritture. Che siano di mare, di verdure oppure di carne queste vengono preparate per tutta la stagione. Per questo oggi spieghiamo come farlo bene e soprattutto come portarlo in tavola senza farlo ammosciare. Infatti questo trucco della nonna mantiene il fritto caldo e croccante e lo fa sembrare appena fatto anche se è del giorno prima. Scopriamo insieme di che cosa si tratta e come possiamo fare questa magia culinaria.
La to do list per un piatto a regola d’arte
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Prima di tutto bisogna mettere in conto che questa preparazione è particolarmente calorica. Infatti l’olio è uno degli alimenti più energetici che esistano e la pastella anche presenta parecchie kcal. Per diminuire leggermente l’introito di tutta la ricetta si può optare per la preparazione di una tempura giapponese. In questo caso l’aggiunta di acqua gassata rende il tutto più leggero e semplice da digerire. Se invece si volesse procedere con il metodo classico, il primo punto a cui fare attenzione è la scelta dell’olio. Secondo gli studi in merito il più idoneo da utilizzare è quello di arachidi. La sua quantità deve essere almeno 10 volte tanto rispetto a ciò che si cucina. Poi è necessario prestare attenzione alla temperatura del liquido e alla quantità dei singoli pezzi. È necessario buttarne pochi alla volta in modo da garantire una panatura omogenea e dorata.
Questo trucco della nonna mantiene il fritto caldo e croccante e lo rende perfetto anche da gustare il giorno dopo
Si sa che però il fritto è buono solo quando è ancora caldo e che per questo bisogna servirlo in tavola tempestivamente e mangiato subito. Purtroppo però questo non è sempre possibile. Ma anche in questo caso ci vengono in aiuto le nostre ave. Infatti basta utilizzare il forno, riscaldarlo a 100 gradi e inserire la pietanza giusto dopo averlo spento. Però non bisogna lasciarla lì troppo a lungo: tenerla oltre un’ora potrebbe renderla spugnosa. Facendo così però si può anche gustare con estrema soddisfazione la frittura preparata il giorno prima.
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