Tutti sanno che cantine e soffitte possono essere delle vere miniere di tesori dimenticati dal tempo, e i ritrovamenti eccezionali che fruttano ai proprietari una montagna di soldi non sono poi così rari. Ma a volte non occorre neanche guardare così lontano per trovare oggetti ricercatissimi dai collezionisti: ce li abbiamo sotto il naso tutti i giorni.
In una articolo precedente abbiamo parlato delle vecchie scatole di fiammiferi, alcune delle quali sono dei veri e propri tesori per gli appassionati di fillumenistica (così si chiama il collezionismo dei fiammiferi). Ma ci sono oggetti ancora più comuni che possiamo rivendere per un bel gruzzolo. Ad esempio, un vecchio libro che tutti abbiamo in casa e che non usiamo mai. Vediamo quale.
Questo libro che tutti abbiamo in casa può valere una fortuna per i collezionisti
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Ma di quale libro stiamo parlando? Del comunissimo atlante geografico. Proprio così, alcuni atlanti possono valere una fortuna. Ma come scoprire se anche nella nostra libreria di casa si nasconde uno di questi tesori? La risposta è semplice: gli atlanti più amati dai collezionisti sono quelli che riportano errori, oppure che mostrano confini storici ormai ridisegnati. Ma vediamo perché questo libro che tutti abbiamo in casa può valere una fortuna per i collezionisti.
Ecco come sapere se il nostro libro è prezioso
Un vecchio atlante non è soltanto una testimonianza storica importante. Alcuni di questi volumi, infatti, possono essere considerati delle vere e proprie opere d’arte, soprattutto se presentano copertine o illustrazioni pregiate. Ma gli atlanti più ricercati dagli appassionati sono quelli che mostrano stati che non esistono più, o confini che sono stati ridisegnati da quando l’atlante è stato messo in circolazione. Sono questi che possono farci guadagnare un bel gruzzoletto, anche centinaia di euro. Se poi abbiamo un atlante o una mappa veramente antica e rara, possiamo arrivare anche a migliaia di euro. Non male per un vecchio tomo che nessuno usa più!