Il clima sta cambiando in maniera più radicale di quanto ci stiamo accorgendo. Alcune variabili devono peraltro essere combinate tra di loro. Questo vale a maggior ragione con riguardo alle previsioni idrometriche, quelle cioè riguardanti le fonti d’acqua. Tra queste variabili ci sono sia il livello delle precipitazioni, sia quello delle temperature che, se in aumento, potrebbero progressivamente svuotarle. Inoltre, devono essere considerati altri elementi, quali la presenza di immissari e l’utilizzo delle acque per scopi agricoli.
Ebbene, gli studi di settore considerano tutte queste variabili prevedendo dei modelli. Questo lago italiano è una perla che, secondo gli studiosi, potrebbe scomparire se non si effettueranno lavori per preservare la bellezza di questa risorsa circondata dall’arte e dalla bellezza dei borghi storici in Umbria. Parliamo del Lago Trasimeno, che rischia di prosciugarsi entro la fine del secolo secondo uno studio pubblico e realizzato per conto dell’Università di Perugia. E questo nonostante sia il quarto lago d’Italia per estensione ed il primo dell’Italia centrale. Ma vediamo quali previsioni rivelano il rischio.
3 possibili scenari previsti
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Lo studio si chiama “Impatto dei cambiamenti climatici sul lago Trasimeno: tratti storici e prospettive future”. È stato realizzato in una prima versione del 2014, ma viene aggiornato costantemente con i dati provenienti dagli studi delle tendenze climatiche. I ricercatori dell’Università di Perugia coordinati dal Professor Ludovisi hanno applicato 3 diversi modelli climatici per calcolare la previsione del livello dell’acqua. Oggi il lago presenta una profondità tale da consentire ad alcuni traghetti di solcarlo. Eppure, l’equilibrio è molto precario. Infatti la profondità è scarsa (circa 4,3 metri di media). L’origine del Trasimeno d’altronde non è glaciale, ma tettonica. Il lago aveva dei piccoli immissari naturali, deviati nel corso del medioevo. Ora ha dei canali di collegamento per provare a mitigare l’effetto. Eppure, lo studio sembra aprire nuovi scenari difficili.
Come se non bastasse, i tassi di precipitazione sono in progressiva diminuzione negli ultimi anni. Così, secondo 2 delle 3 previsioni, entro il 2075 l’acqua scomparirà. Secondo uno dei 3 modelli l’evento potrebbe addirittura avvenire entro il 2050. Ecco cosa potrebbe avvenire.
Questo lago italiano è una perla che potrebbe scomparire entro fine secolo secondo uno studio preoccupante per la bellezza di questa Regione
I progetti di riqualificazione e di ingegneria ambientale potrebbero risolvere il problema. Già negli anni ‘50 il lago aveva rischiato di scomparire. Alla fine del 1800 addirittura l’idea era farlo restare volontariamente a secco, viste le problematiche che all’epoca portavano le acque ferme. Tra queste alcune malattie e la presenza di insetti nocivi. Oggi l’evoluzione della scienza permette di affrontare il problema. Si dovrà però fare ricorso a canalizzazioni e forme di efficientamento.
Il rischio è perdere una risorsa turistica e una preziosa perla paesaggistica chiusa tra Umbria e Toscana. Il lago peraltro permette anche di mantenere un clima moderato e gradevole, prezioso per molte coltivazioni e colture, come quella dell’olio d’oliva e della cosiddetta fagiolina del lago. Come conclude lo studio “come e più che in passato, il destino del lago Trasimeno è affidato alla capacità dell’uomo di gestire in modo appropriato le risorse naturali e mitigare gli impatti delle proprie azioni, sia a scala locale che globale”.