Molti tra coloro che hanno dovuto affrontare un esame (di maturità, universitario o altro), hanno avuto esperienza delle cosiddette “full immersion” di studio. Si tratta di inanellare ore e ore di studio continuato, quasi senza pause, con pranzi di pochi minuti e litri di caffè per rimanere reattivi. La ragione di queste immersioni nello studio può essere varia (una scarsa preparazione fino a quel momento, un programma troppo vasto, poco tempo a disposizione). Si parte sempre dall’assunto però che quanto impariamo in quel momento, a ridosso dell’esame, possa essere ricordato meglio durante l’esame.
Questo è parzialmente vero, salvo che già il giorno successivo dimentichiamo quanto imparato. In altre parole, le informazioni che apprendiamo con questo metodo sono relative alla memoria di breve periodo e scompaiono con la stessa velocità con cui le abbiamo immagazzinate. Invece, è questo il metodo infallibile per imparare velocemente e allenare la memoria a lungo termine. È un metodo immaginato e studiato da Ermann Ebbinghaus oltre 120 anni fa, ma di cui abbiamo raccolto le conferme scientifiche solo nel luglio 2021.
L’effetto spaziatura
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Ermann Ebbinghaus era uno psicologo tedesco. Alla fine del XIX secolo pubblicò un libro influente, Über das Gedächtnis (“Sulla memoria”), che esplorava la memoria e l’apprendimento. In questo libro si mettono in evidenza delle caratteristiche fondamentali della memoria, poi confermate durante il secolo successivo.
Alcune caratteristiche fondamentali sono per esempio:
- la soglia di apprendimento: ripetendo in continuazione una nozione esiste una soglia oltre la quale non si impara nulla di più;
- la curva del dimenticare: quello che impariamo diminuisce con il passare del tempo secondo una curva caratteristica;
- l’effetto delle sillabe: per ricordare bene è importante la posizione delle sillabe;
- l’effetto spaziatura: suggerisce che le informazioni vengono codificate in modo più efficace quando le sessioni di apprendimento sono intervallate da ampie pause.
Questo il metodo infallibile per imparare velocemente e allenare la memoria a lungo termine
In uno studio recentissimo (Glas A et al, 2021), sono stati eseguiti degli studi su topi per valutare la capacità di apprendimento in sessioni con pause di tempo di lunghezza diversa.
Si è giunti alla conclusione che le interruzioni durante la fase di apprendimento possono rafforzare i percorsi della memoria a lungo termine. Nei topi l’interruzione ottimale era tra i 30 e i 60 minuti, confermando quindi l’effetto spaziatura ipotizzato oltre un secolo prima.
Quindi, quando si è sotto esame o è necessario apprendere molte informazioni bisognerebbe fare delle sessioni più brevi di studio. Le nozioni così imparate possono essere facilmente ricordate grazie alla memoria a lungo termine.
Un ultimo consiglio. Attenzione perché bere questa comunissima bevanda può portare a demenza e ictus secondo la scienza