Le analisi del sangue di routine a volte scoperchiano qualche criticità. Nulla di grave, però è chiaro che sapere di avere il colesterolo o i trigliceridi alti fa suonare un piccolo campanello d’allarme.
Questo genera la necessità di cambiare un po’ lo stile di vita o di adottare abitudini sane. La condotta alimentare, pur non sostituendo eventuali terapie farmacologiche, quando necessarie, può rappresentare un aiuto importante. E ad essa si possono aggiungere alleati insospettabili.
Un esempio in tal senso è rappresentato dal bergamotto. In base a quanto si può leggere sul sito dell’Humanitas potrebbe dare una mano contro alcune criticità.
In particolare, questo frutto sarebbe un rimedio naturale paragonabile per efficacia alle statine, cioè un gruppo di farmaci. Questo, ovviamente, non significa assolutamente che si tratti di due cose intercambiabili o alternative. Il concetto però aiuta ad introdurre la straordinarietà di questo frutto.
Alla scoperta del bergamotto
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Il 95% della produzione mondiale di bergamotto avviene lungo la costa della città metropolitana di Reggio Calabria che abbraccia il Mar Tirreno ed il Mar Jonio, passando per lo Stretto. E anche se non è la totalità a livello internazionale, è lì che si hanno i frutti migliori. Un prodigio della natura dovuto ad un particolare microclima.
Questo agrume è molto conosciuto nel campo della cosmetica, ma sta acquisendo la rilevanza che merita anche per altre qualità. L’Humanitas ricorda come alcune ricerche ne abbiano associato il consumo alla riduzione del colesterolo cattivo LDL. Da qui, per l’appunto, il paragone con le statine. Occorre sottolineare che i benefici sono prevalentemente riconducibili all’olio essenziale che si ottiene dalla buccia.
Questo frutto sarebbe un rimedio naturale paragonabile ad alcuni specifici farmaci per abbassare colesterolo e trigliceridi
Ma cosa sono le statine? L’Istituto Superiore di Santià le definisce come farmaci che riducono i livelli di grassi nel sangue. Lo farebbero bloccando l’enzima che genera la formazione di colesterolo: ossia quello autoprodotto dal corpo che viene generato in eccesso per effetto di abitudini alimentari sbagliate. E avrebbero anche capacità di abbassare del 10% i trigliceridi nel sangue.
Prima di arrivare a prescrivere le statine, in base a quelli che sono i protocolli, i medici consigliano dei cambi di stile di vita. Gli esempi sono l’adozione una dieta che sia sana ed equilibrata, l’abbandono della sedentarietà e magari la perdita di peso. E in questo primo step proprio il consumo di bergamotto, nei termini eventualmente consigliati da uno specialista , potrebbe dare una mano.
Certo è che, prima di prendere iniziative, si deve sempre consultare il proprio medico. Le indicazioni generali, infatti, non possono tenere conto di quella che è la situazione specifica di ciascun soggetto e delle sue eventuali altre criticità. Mai, dunque, muoversi in autonomia e senza la guida di chi ha le competenze mediche per indicare le scelte giuste.
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