Questo frutto di stagione amato da tutti potrebbe essere un toccasana contro l’indice glicemico alto

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L’autunno è un periodo molto ricco di frutta e verdura. Parliamo dei funghi, della zucca e infine delle crucifere. Ci siamo però dimenticati un grande classico novembrino a cui spesso non prestiamo parecchia attenzione nonostante faccia bene alla salute. Infatti questo frutto di stagione amato da tutti potrebbe essere un toccasana contro l’indice glicemico. Vediamo insieme perché possiamo gustarlo con estrema tranquillità. Vediamo insieme di cosa si tratta e quali sono i benefici che può arrecare al nostro organismo.

Questo frutto di stagione amato da tutti potrebbe essere un toccasana contro l’indice glicemico alto

Stiamo parlando delle castagne, simbolo per eccellenza dell’autunno insieme alla zucca. Non è raro, infatti, vedere dei banchetti ai cigli delle strade che vendono dei deliziosi coni colmi di caldarroste. Queste delizie amate dai grandi e dai bambini sono considerate frutta a guscio e provengono direttamente dagli alberi di castagno. Non sono però un alimento poco calorico. Non è infatti consigliato consumarle ogni giorno, dato che contengono per lo più 165 calorie per ogni etto e sono composte principalmente da carboidrati. Però, se consumate in maniera moderata, qualche volta possono rappresentare un’alternativa energetica ad altri tipi di spuntini. Sicuramente sono un ottimo sostituto rispetto agli snack dolci o salati che si trovano nelle macchinette o in prossimità delle casse del supermercato.

I nutrienti contenuti al loro interno e le possibili controindicazioni

Passiamo però al loro contenuto. Prima di tutto, avendo un’alta percentuale di fibre, potrebbero essere perfette per tenere a bada l’indice glicemico alto. Quindi il loro consumo contribuisce ad evitare gli omonimi picchi, riuscendo a mantenere nei soggetti che le introducono un senso di sazietà più prolungato. Poi sono particolarmente povere di una sostanza chiamata ossalato, che può contribuire alla formazione di fastidiosi calcoli renali. Le altre varietà di frutta a guscio, infatti, ne possiedono percentuali più alte, in particolare le mandorle. A quest’ultime però è necessario fare attenzione: pochi lo sanno ma consumare questo alimento potrebbe determinare una intossicazione potenzialmente mortale.

Infine, le castagne contengono sia l’acido oleico che quello linoleico. Il primo è uguale a quello contenuto nell’olio extravergine di oliva e al pari del grasso monoinsaturo è ricco di antiossidanti e contribuisce ad abbassare il colesterolo cattivo. Il secondo ugualmente aiuta a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue. Infine non sono note interferenze fra queste e alcune terapie medicinali. Possono però provocare delle reazioni in soggetti allergici.

Approfondimento

Pochi lo conoscono, ma questo pane gustosissimo è privo di colesterolo e facile da conservare

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