Gli oggetti di valore che potresti conservare nel cassetto si estendono anche ai francobolli. Quelli più rari possono valere migliaia di euro e fruttare una fortuna. Eccone uno che ha fatto la storia e che ti farebbe guadagnare un tesoretto se rivenduto.
Quando si parla di francobolli li si collega subito alle lettere che spediamo. Non pensiamo, però, al valore che potrebbero avere alcuni pezzi storici e sottovalutati. Tra i più rari e pregiati ci sono quelli italiani risalenti a epoche passate. Sono difficili da trovare, certo, ma la missione non è per nulla impossibile. Con un pizzico di buona sorte, infatti, potresti recuperare uno di questi cimeli che porterebbe nelle tasche anche 8mila euro.
Un errore che potrebbe “costare caro”
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I parametri che fanno acquistare valore nel tempo ai francobolli sono vari. Le carte valore più pregiate sono vintage o hanno avuto una tiratura limitata negli anni. Altre, invece, hanno subito un errore di stampa che le ha rese particolari e uniche nel loro genere.
Il pezzo da novanta di cui parliamo oggi deve la sua nascita a un evento commemorativo. Una piccola distrazione, però, lo ha reso speciale e desideratissimo dai collezionisti accaniti. Tanto che potrebbero pagare un prezzo altissimo a costo di averlo tra le mani. Vediamo di quale francobollo si tratta e come riconoscerlo.
Questo francobollo italiano vale come un tesoro se fatto in questo modo
Sappiamo bene quanto si tenga a ricordare le figure più illustri della nostra storia. I personaggi che hanno segnato un’epoca con l’intelletto e le loro invenzioni rimangono tuttora indelebili nelle menti. Ma se non li si scorda è anche merito dei cimeli che li rappresentano appieno. Nel 1927, per esempio, il Regno d’Italia ha deciso di stampare il francobollo del centenario della morte di Alessandro Volta. In realtà, le stampe che si diffusero furono ben quattro: da 20, 50 e 60 centesimi più quella da 1,25 lire.
Su ogni pezzo si poteva ammirare il volto posto di lato dell’inventore comasco, padre del generatore elettrico e della pila. I rotocalchi erano in fogli di diverse colorazioni e quello che ci interessa nello specifico è il francobollo da venti centesimi. Infatti, in origine questo pezzo era rosso carminio. A causa di un successivo errore di stampa, alcuni esemplari uscirono incredibilmente di colore violetto. Proprio questo particolare cromatico avrebbe portato poi il loro prezzo di mercato alle stelle. Non a caso, il valore di catalogo si avvicinerebbe anche ai 6.000 euro l’uno. Avrebbe ancora più fortuna chi dovesse conservare quello con angolo di foglio, visto che potrebbe incassare addirittura 8.000 euro. In entrambi i casi, questo francobollo italiano vale come un tesoro e potrebbe rimpinguare decisamente il conto in banca.