Dopo un ottimo movimento rialzista che ha portato A2A a un guadagno di oltre il 40%, questo è un titolo azionario che sembra avere concluso il movimento al rialzo. Ecco quali sono i livelli da monitorare in chiusura di seduta.
Questo è un titolo azionario che sembra avere concluso il movimento al rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo A2A (MIL:A2A) ha chiuso la seduta del 16 dicembre a quota 1,2695 euro, in ribasso del 2,16% rispetto alla chiusura della seduta precedente.
L’ultima volta che ci siamo occupati di questo titolo azionario abbiamo analizzato il quadro di medio/lungo periodo. La conclusione cui eravamo giunti era la seguente:
Una chiusura settimanale superiore a 1,2764 euro potrebbe favorire il raggiungimento della massima estensione rialzista in area 1,4444 euro. Qualora, invece, il supporto offerto in area 1,2764 euro dovesse cedere, allora il titolo potrebbe ritracciare almeno fino in area 1,1084 euro. Sotto questo livello, poi, la tendenza in corso invertirebbe definitivamente al ribasso.
Nelle settimane successive il livello 1,2764 euro non è stato rotto al rialzo. Tuttavia, neanche lo spartiacque in area 1,1084 euro è stato rotto al ribasso. È, quindi, iniziata una fase laterale che, almeno per il momento, ha sancito la fine del movimento rialzista iniziato a ottobre.
Per cercare di individuare meglio i livelli chiave da tenere sotto controllo e capire in anticipo una eventuale fase direzionale, siamo andati a studiare il time frame giornaliero.
Come si vede dal grafico, i livelli di guardia sono molto ben definiti e passano per area 1,262 euro e 1,33 euro. Solo una chiusura giornaliera esterna a questi livelli di prezzo potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.
In questo momento, quindi, un investimento su A2A presenta un elevato grado di incertezza. Meglio guardarsi intorno e puntare su investimenti con un grado di remunerazione non particolarmente elevato, ma allo stesso tempo, con un rischio molto minore.
Parlando di A2A, un motivo di interesse potrebbe essere l’elevato rendimento del dividendo che allo stato attuale è pari a circa il 7%.
La valutazione del titolo
Qualunque sia l’indicatore utilizzato, i multipli di mercato restituiscono un titolo molto sottovalutato. Ad esempio, il rapporto prezzo/utili esprime una sottovalutazione di oltre il 50% rispetto a quello medio del settore di riferimento. Anche il Price to Book ratio esprime sottovalutazione limitata a poco meno del 20%. Inoltre, la società gode di livelli di valutazione interessanti, con un rapporto capitalizzazione su fatturato pari a 0,2.
Secondo quanto riportato su riviste specializzate, gli analisti che coprono il titolo hanno un prezzo obiettivo medio a 12 mesi che esprime una sottovalutazione di poco meno del 20%.