Il dilemma di ogni piccolo risparmiatore di Poste Italiane è sempre quello di coniugare bassi costi e massimo rendimento. Fatta sempre salva una legge inderogabile: la certezza del ritorno del 100% del capitale. O almeno di quello nominale; su quello reale vi sarebbero caterve di fattori da considerare.
Questo vale anche per il cliente dei prodotti emessi da Cassa Depositi e Prestiti, ossia i cari Buoni (BFP) collocati dalle Poste. Esiste una formula più o meno scientifica che faccia fare la scelta perfetta?
Non ne siamo a conoscenza, ma in questo articolo spiegheremo perché questo è il miglior Buono fruttifero postale, con il più alto rendimento. Procediamo con ordine.
Le caratteristiche dei Buoni fruttiferi a media durata
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Prima di rispondere al quesito, dobbiamo anzitutto passare brevemente in rassegna l’offerta e le relative caratteristiche. Partiamo dai Buoni a breve durata.
Il Buono Soluzione Eredità punta a un periodo di quattro anni ed offre un rendimento annuo lordo a scadenza pari allo 0,75%. Ora, il BTP Futura che sarà sottoscrivibile da domani “dovrebbe” offrire (la certezza la si avrà solo a collocamento chiuso) lo 0,35% per i primi tre anni.
Al suo cospetto, tale Buono lo si direbbe, dunque, più conveniente (oltretutto a parità di garanzia statale). Tuttavia, il Buono Eredità è sottoscrivibile solo dai beneficiari di un procedimento successorio effettuato in Poste Italiane.
Altra opzione potrebbe essere il BFP 4 anni Risparmio Semplice, durata appunto quattro anni. In questo caso lo strumento prevede il versamento periodico di importi, anche contenuti.
Offre un rendimento annuo lordo di tipo premiale e pari allo 0,50%, ma al raggiungimento di un minimo di 24 sottoscrizioni periodiche. Altrimenti il tasso standard è giusto la metà, ossia lo 0,25%. Quindi, lo strumento si sposa con chi è sicuro e costante di poter risparmiare e versare per la durata del Buono.
Le caratteristiche dei Buoni fruttiferi a lunga durata
Ora spostiamo la disamina sui prodotti a lunga durata. Ne analizziamo giusto due.
I Buoni 3X4 e 4X4 possiamo dire che, nella filosofia di fondo, un pò si somigliano. Il primo prevede quattro trienni (e appunto durata complessiva dodici anni), il secondo invece quattro quadrienni. I rendimenti annui lordi a scadenza sono dello 0,50% per il 3X4 e dello 0,75% per il 4X4.
Entrambi, tuttavia, rendono interessi solo al compimento di ogni triennio, il primo, e di ogni quadriennio, il secondo. Quindi adatti a chi è più sicuro (o comunque “confident”) sulle sue necessità di risparmi nel suo futuro prossimo.
Chi invece non lo è, potrebbe pensare al Buono fruttifero ordinario. Venti anni di durata e rimborso di capitale e interessi in qualsiasi momento, (quasi) senza vincoli particolari in merito agli interessi. Questi sono riconosciuti dopo il primo anno dalla sottoscrizione e poi ad ogni bimestre successivo.
L’ideale per chi cerca la massima flessibilità. Tuttavia, anche la flessibilità ha un costo: questo Buono ventennale offre, infatti, appena lo 0,30% annuo lordo a scadenza, una miseria.
Il Buono postale a più alto rendimento
L’offerta di Poste Italiane non finisce qui, in quanto vi sono ancora pochi altri prodotti sottoscrivibili. Tuttavia, la domanda di fondo è: quale scegliere? Semplice, quello più congeniale alle nostre necessità e che rispetti i seguenti tre parametri:
a) il nostro orizzonte temporale;
b) le nostre aspettative di rendimento;
c) il miglior rimborso possibile, in caso di sopraggiunte future esigenze finanziarie.
Eccolo dunque, proprio questo è il miglior Buono fruttifero postale con il più alto rendimento si possa ottenere. Ovviamente ogni risparmiatore conosce le proprie esigenze, per cui, alla fine, si tratta di una scelta prettamente personale.
Infine, in quest’articolo esponiamo alcuni possibili rischi legati al Buono per Ripartire.