Le razze canine italiane riconosciute ufficialmente sono aumentate. Si tratta di una novità recentissima, anche se il protagonista della storia è un esemplare la cui origine risale a vari millenni fa.
Più precisamente a quando i commerci marittimi sul Mediterraneo ne portarono alcuni esemplari provenienti dall’Asia Minore e dall’Africa fino alle coste siciliane. In questi giorni, dopo anni di analisi e di ricerche, l’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) ha finalmente riconosciuto la sua dignità di razza con l’inserimento all’interno del cosiddetto Registro Supplementare Riconosciuti. Si tratta del cane di Mannara, da alcuni definito anche come Mastino siciliano o pastore siciliano. Questo antichissimo cane è ufficialmente diventato la razza italiana riscoperta dopo aver rischiato di scomparire. Oggi è molto apprezzato per le sue doti. Vediamo quali, visto che fino ad oggi era un cane quasi sconosciuto.
Una storia incredibile di resistenza ed adattabilità
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Il cane di Mannara condivide probabilmente con il Cirneco dell’Etna il titolo di razza italiana più antica. Ma come mai fino a pochi anni fa era praticamente scomparso? A guardarlo possiamo intuire quale fu per tanto tempo la sua utilità maggiore. Il cane di mannara ha una stazza notevole, certo lontana dal record assoluto mondiale, ma ideale per proteggere le greggi e per difendere le masserie. Veniva utilizzato come efficace presidio contro ladri e lupi. Ma con il venire meno dei branchi di lupi in Sicilia negli anni ’50, anche i suoi servigi erano diventati superflui. I cani di mannara sono sopravvissuti fortunosamente in pochi esemplari presso quei pochi pastori che ne hanno mantenuto più o meno intatta la discendenza evitando incroci con cani molto dissimili.
Ha un’indole protettiva su ciò che percepisce appartenere al nucleo familiare, anche se di per sé non ha un carattere aggressivo. Il suo pelo che va dal fulvo dal color mogano fino al nero ha una dignità antica, e decisamente rustica. Non è un cane da condominio, ma è certamente adatto alla vita di campagna. Ha una grande resistenza per i bruschi cambi di temperatura, e con la famiglia si presenta calmo ed affettuoso, senza però diventare ossessivo. Insomma, sa mantenere la sua indipendenza. Peraltro pur nelle caratteristiche di un cane pastore e da masseria, la storia travagliata della specie non consente un carattere molto conforme tra gli esemplari.
Questo antichissimo cane è ufficialmente diventato la razza italiana riscoperta dopo aver rischiato la scomparsa
All’epoca, peraltro, si percepiva molto meno la necessità di identificare etologicamente una razza di cani, anche nell’assenza di un mercato di riferimento. Negli ultimi anni l’attività meritoria di appassionati e veterinari siciliani ha portato alla conservazione ed alla tutela di questi cani. Per alcuni appassionati può essere una bella riscoperta. Certamente avrà un prezzo più contenuto dell’incredibile record raggiunto dalla razza di cane più costosa del Mondo e che viene dalla Cina.
L’augurio è che l’ufficiale riconoscimento avvenuto con ENCI sia in grado di garantirne la tutela e la diffusione, e che possa farlo tornare ad essere un amico a quattro zampe per tanti appassionati e amatori.