Ogni tanto, ci farebbe bene andare in cantina o in soffitta. Le ragioni per farlo sono molte: una è affettiva. In questi luoghi possiamo infatti trovare vecchi oggetti che ci riportano alla mente ricordi dei bei tempi andati. E la seconda, più pragmaticamente, è di tipo economico. Infatti, può darsi che troviamo delle chicche d’epoca che possono fruttare un bel gruzzoletto.
Chitarre, vinili, console per videogiochi possono essere dei veri tesori casalinghi. Approfittiamone quindi, ed evitiamo di buttarli. Tuttavia, c’è qualcos’altro che potrebbe farci guadagnare un bel po’. Vedremo che questi comunissimi oggetti di casa potrebbero valere oggi un vero patrimonio.
La passione per il vintage
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Ultimamente, sta andando molto di moda il modernariato. Si tratta di una tendenza simile a quella dell’antiquariato, ma con una fondamentale differenza. L’antiquariato infatti consiste nel collezionare oggetti molto vecchi, come mobili o soprammobili, spesso fatti a mano.
Il modernariato invece si concentra su oggetti più recenti, prodotti in genere negli anni ‘50 e ‘60 con metodi industriali. Ed è grazie a questi che possiamo fare un bel gruzzolo.
Che cosa possiamo vendere
Se cerchiamo bene in soffitta, può darsi che troviamo ancora qualche elettrodomestico di quando eravamo piccoli. Questi sono oggetti molto richiesti, e che ancora oggi possono farci guadagnare decine, quando non centinaia di euro.
Se ne troviamo qualcuno, andiamo a cercare in rete se possono interessare a qualcuno. Ci sono tanti siti dove si possono vendere oggetti usati ed in cui i collezionisti si affollano per qualche pezzo di modernariato. Vecchi tostapane all’americana, macchine del caffè, o ventilatori possono farci fare ottimi affari. E se poi siamo fortunati, e troviamo qualcosa di più grosso (come ad esempio dei frigoriferi), allora siamo a cavallo. Gli elettrodomestici di grandi dimensioni possono davvero valere centinaia di euro se in buone condizioni.
Questi vecchi oggetti di casa potrebbero valere oggi un vero patrimonio. Se abbiamo ancora gli elettrodomestici della nostra infanzia, ora è il momento di tirarli di nuovo fuori. Non ce ne pentiremo di certo.