La donazione di immobili è un contratto molto diffuso tra gli italiani. Infatti, consente di trasferire un immobile a una persona gratuitamente, e se si è parenti, con una tassazione molto agevolata. Per questo motivo molti utilizzano la donazione soprattutto in famiglia per trasferire immobili. Si pensi ai genitori o ai nonni che vogliono regalare una casa al figlio o al nipote per aiutarlo a iniziare una vita autonoma. In questi casi, molti pensano che la donazione sia la strada migliore.
In realtà, questo contratto nasconde una serie di problemi e di insidie legali che, se non conosciamo, possono emergere all’improvviso e coglierci impreparati. Infatti, ci sono almeno 3 motivi per cui la donazione è considerata un contratto molto instabile. Il primo è la possibilità di revocare la donazione in caso di ingratitudine o sopravvivenza di figli. Il secondo riguarda il rapporto con gli eredi, e il terzo quello con i creditori.
I rischi della donazione
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Questi sono i motivi per cui tanti esperti consigliano di utilizzare altri strumenti, meno conosciuti della donazione, per trasferire un immobile. Quanto al primo motivo, è l’articolo 801 del codice civile che disciplina la revoca per ingratitudine. Il donante può revocare la donazione quando chi l’ha ricevuta compie una serie di atti gravi contro di lui, elencati dall’articolo. Ad esempio, si rende colpevole di ingiuria grave oppure ha arrecato volontariamente pregiudizio al suo patrimonio o gli ha rifiutato gli alimenti dovuti.
La Corte di Cassazione, con la recente sentenza 19816 del 2022 ha trattato proprio di un caso di revoca per ingratitudine. Si trattava di una donazione fatta dalla moglie al marito. Questo, poi, l’aveva tradita e lei aveva chiesto la revoca della donazione. La Cassazione ha spiegato che non basta un qualunque tradimento per ottenere la revoca della donazione. Il tradimento, infatti, deve avvenire in circostanze tali da compromettere la reputazione della persona che lo subisce. Nel caso concreto moglie e marito erano colleghi e il tradimento era avvenuto all’interno dell’ufficio in cui entrambi lavoravano. Per questo la Corte ha ritenuto che il tradimento avesse arrecato ingiuria grave alla moglie e, dunque, permesso la revoca della donazione.
Questi sono i motivi per cui molti esperti consigliano di evitare la donazione per trasferire un immobile e utilizzare questi altri strumenti poco conosciuti
Oltre a questo, la donazione è un atto molto instabile. Infatti, sia gli eredi che i creditori del donante possono chiedere la revoca della donazione quando violi i loro diritti. È molto facile per gli eredi e i creditori far annullare una donazione utilizzando l’azione di riduzione o la revocatoria. È molto più difficile, invece, per loro far annullare una vendita. Allora, è importante sapere che esistono altri strumenti, meno conosciuti, che consentono di trasferire un immobile evitando molti dei rischi della donazione. Ad esempio, si può utilizzare il Trust oppure l’adempimento del terzo.
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