Questi semplici calcoli matematici fanno capire se il cervello non funziona più bene

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Sono soprattutto i soggetti adulti a vivere con paura l’eventuale arrivo di malattie neurologiche che porterebbero sconvolgimenti radicali. La perdita di memoria, i problemi di attenzione, la difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio determinano una condizione di invalidità. Ci spaventa assistere al declino cognitivo dei parenti anziani e al progressivo venir meno della loro autosufficienza. Fortunatamente “Un nuovo farmaco rallenta il declino del cervello che inizia a dimenticare nomi e parole” e a contrastare l’avanzare della demenza.

I primi sintomi dei più comuni disturbi neurologici possono comparire anche durante l’età adulta e con molto anticipo rispetto alla terza età. Già per esempio questi semplici calcoli matematici fanno capire se il cervello non funziona più bene. E nonostante siano molteplici le cause delle malattie che colpiscono encefalo, midollo spinale e nervi è possibile prevenire o rallentare il deterioramento neuronale. Gli Esperti ricordano infatti che “A 50 anni servono questi integratori naturali contro la stanchezza per migliorare memoria e cervello”.

Questi semplici calcoli matematici fanno capire se il cervello non funziona più bene

Per verificare la corretta funzionalità del cervello si ricorre a specifici esami e test che prevedono la valutazione di alcuni aspetti cognitivi. Solitamente si utilizza il Mini-Mental state examination, un test neuropsicologico che individua eventuali problemi di efficienza intellettiva. Si rileva la presenza di un lieve deficit cognitivo già quando non si riesce a contare di sette in sette a ritroso a partire dal numero 100. Questo semplice test prevede un calcolo mentale che consiste nel partire da 100 e di sottrarre 7 e poi da 93 ulteriori 7 e così via.

Un altro esempio di calcolo utile a monitorare la funzionalità cognitiva consiste nell’indicare il numero di monete da 5 centesimi presenti in 1,35 euro. Se invece si ha difficoltà a contare a ritroso di 4 in 4 a partire dal numero 40 si potrebbe essere in presenza di uno stadio intermedio del morbo di Alzheimer. Così come rivela la presenza di un deficit cognitivo moderatamente grave l’incapacità di contare di 2 in 2 a partire da 20 a ritroso.

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