Questi sarebbero i migliori BTP da comprare con spread e inflazione in rialzo

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Dopo anni di relativa calma l’inflazione ha ripreso a crescere a fine del 2021. Gli effetti economici della pandemia e le conseguenze dell’invasione russa della Ucraina hanno spinto i prezzi al consumo in Italia e in Europa. Con un’inflazione che in Italia è oltre l’8%, la famiglia viene penalizzata su due fronti, quello della spesa e quello del risparmio. Infatti, da una parte i beni al consumo e i servizi costano sempre di più. Inoltre i soldi giacenti in banca perdono di potere d’acquisto, in pratica si svalutano.

Contro il caro spesa non ci sono molte soluzioni per difendersi, mentre molto si può fare per proteggere i risparmi. Gli strumenti che possono ridurre la perdita di potere d’acquisto del risparmio accumulato sono svariati, i titoli di Stato sono tra i più sicuri. I Buoni del Tesoro poliennale possono rappresentare un’ancora di salvezza, alcuni oggi arrivano ad offrire rendimenti vicino al 5% annuo netto, come nel caso del BTP con scadenza aprile del 2045 (Isin: IT0005438004).

Dove è più conveniente investire oggi tra i titoli di Stato

Tuttavia, in questo contesto storico chi volesse essere prudente dovrebbe rivolgere l’attenzione solo ad alcuni tipi di Buoni del Tesoro poliennali. Considerando le difficoltà economiche e politiche che potrebbero attraversare il nostro Paese nei prossimi mesi, si consiglia di puntare sui BTP con scadenza breve, al massimo 3 anni. I BTP sono titoli emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e quindi direttamente garantiti dallo Stato. Sono obbligazioni a tasso fisso, quindi in un contesto di tassi in rialzo, come quello attuale, i prezzi calano.

Facciamo un esempio. Chi avesse acquistato il BTP scadenza aprile 2045 a febbraio 2022 lo avrebbe pagato 90 centesimi, ma al momento dell’analisi lo stesso titolo ha una quotazione di 60 centesimi. Coloro che lo rivendessero adesso perderebbero il 30% in conto capitale, anche se nel frattempo avrebbero incassato una cedola dello 0,75% lordo annuo sul valore nominale. Chi avesse in portafoglio questo titolo, per non monetizzare la perdita dovrebbe attendere il recupero delle quotazioni. La risalita dei prezzi certamente avverrà, perché il MEF rimborserà il titolo a 100 centesimi, ma in che tempi? Potrebbero passare anni prima che il BTP possa tornare ai livelli di febbraio 2022.

Questi sarebbero i migliori BTP da comprare in questa situazione sociale ed economica

Chi volesse puntare oggi sui BTP e avere la certezza di un rendimento positivo dovrebbe potere attendere almeno il rimborso dello Stato. Ecco perché conviene puntare su titoli con una durata residua di 24 mesi, massimo 36 mesi. Infatti, le incertezze economiche e politiche potrebbero spingere gli operatori a nuove vendite dei nostri BTP e quindi a un ulteriore calo dei prezzi. Ma il rimborso a scadenza alla pari (ovvero a 100 centesimi) è una rete di sicurezza importantissima.

Un indice da seguire è lo spread, ovvero il differenziale tra rendimento dei titoli di Stato italiani e tedeschi. Lo spread a fine settembre ha raggiunto quota 250 punti, livello più alto da maggio 2018. Anche in quel caso il balzo avvenne poco dopo l’esito di un turno elettorale. Alla luce di quanto detto, questi sarebbero i migliori BTP da comprare. Il BTP con scadenza ad ottobre del 2023 (Isin: IT0005215246), acquistato al prezzo di 98,33 euro, a scadenza renderà il 2,1% totale. Ancora, il BTP con scadenza a marzo del 2024 (Isin: IT0004953417), acquistato al prezzo di 102,3 centesimi, renderà a scadenza il 3,7% totale. Poi, il BTP con rimborso nel luglio 2025 (Isin: IT0005408502), se acquistato a 96,1 centesimi, a scadenza renderà l’8,2% totale, quasi il 3% netto all’anno.

Quanto rende il BTP a 4 anni con una super cedola

Quindi, questi sarebbero i migliori BTP da comprare per chi ha un orizzonte d’investimento di massimo 36 mesi. Infine, chi volesse investire con un orizzonte temporale di 4 anni, potrebbe ottenere 6.300 euro di ritorno annuo con 100.000 euro investiti. Infatti, il BTP con scadenza a novembre del 2026 offre un rendimento annuo appena sotto al 2,8%. Ma soprattutto garantisce una cedola annua pari al 7,5% lordo dell’investimento nominale. Un ottimo strumento per chi desidera un flusso di denaro costante per i prossimi anni.

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