Sono sempre più numerose le persone che decidono di trasferirsi oltre i confini a causa del costo della vita sempre più elevato. Così come sono tanti a pensare come trasferire i propri risparmi all’estero. Chissà quante volte abbiamo espresso il desiderio di mollare tutto e andare via e vivere in un posto lontano dal caos e dallo stress.
Per molti il momento ideale è al maturare del proprio diritto alla pensione per trascorrere così il resto della vita in un posto da sogno. Un luogo dove la vista costi poco, il clima sia mite e non si sia soggetti a tassazioni elevate. Talvolta, vivere con una pensione di circa 1.000 euro e sostenere le spese quotidiane può mettere davvero in difficoltà.
Ecco perché molti decidono di trasferirsi all’estero per garantirsi uno stile di vita più elevato senza arrivare a fine mese con l’acqua alla gola. Tuttavia questi pensionati non potranno trasferirsi in posti da sogno, dove il costo della vita è basso neanche se sono vicini all’Italia. Sembra strano ma è proprio così.
Per alcuni pensionati trasferirsi all’estero potrebbe significare perdere il proprio assegno mensile. Anche se di regola la pensione una volta maturata si perde soltanto col decesso, esistono alcune tipologie che si possono perdere al verificarsi di determinate situazioni. Si pensi ad esempio alla pensione di reversibilità nell’ipotesi in cui il vedovo o vedova convoli a nuove nozze.
Questi pensionati non potranno trasferirsi in posti dove si vive con pochi soldi neanche a due passi dall’Italia
Indice dei contenuti
Il nostro ordinamento ha previsto per le persone in condizioni disagiate e con redditi inferiori ad una certa soglia, l’assegno sociale. Si tratta di una prestazione di tipo assistenziale per tutti coloro che abbiano compiuto 67 anni d’età e siano in condizioni di bisogno. Ai fine dell’erogazione si considera il reddito personale per coloro che non sono coniugati o il cumulo del reddito con il coniuge per i coniugati.
Tuttavia qualora il titolare dell’assegno sociale dovesse decidere di trasferirsi fuori dall’Italia per assicurarsi un migliore stile di vita rischia di perdere la prestazione. Infatti l’INPS, qualora il pensionato dovesse soggiornare all’estero per più di 29 giorni sospende l’assegno mensile. Dopo un anno dalla sospensione, invece, la prestazione sarà addirittura revocata.
Approfondimento