Ogni anno per assicurare la regolarità dei pagamenti delle pensioni, la banca incaricata dei pagamenti all’estero effettua l’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati. Tale accertamento dei pensionati che ricevono il pagamento all’estero è svolto da Citibank, l’istituto bancario che esegue i pagamenti per l’INPS. Questo controllo è finalizzato ad assicurare la correttezza dei pagamenti pensionistici ed evitare le prestazioni indebite.
Col messaggio n.3286/2022 l’INPS ha informato che nel mese di settembre Citibank avvierà la seconda fase dell’accertamento dell’esistenza in vita per i pensionati residenti all’estero. In particolare per coloro che risiedono in Europa, Africa e Oceania ad esclusione dei Paesi scandinavi e dei Paesi dell’Est Europa. Pertanto dal 14 settembre la banca invierà le richieste di attestazione di esistenza in vita da restituire entro il 12 gennaio 2023.
Questi pensionati nel 2023 rischiano la sospensione della pensione dall’INPS
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Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di febbraio 2023 avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o mancata produzione dell’attestazione entro il 19 febbraio, il pagamento della pensione sarà sospeso a partire da marzo 2023. Pertanto Citibank avvierà la verifica spedendo la lettera esplicativa e il modulo standard di attestazione. La modulistica è redatta sia in italiano sia nella lingua del Paese di destinazione. Mentre per i residenti in Svizzera la lettera e il modulo saranno in italiano, francese e tedesco. Nelle lettere si indicherà anche la data di restituzione del modulo di attestazione dell’esistenza in vita. Inoltre, nella lettera si indicheranno:
- la richiesta di documentazione da allegare;
- le istruzioni per la compilazione esatta;
- le indicazioni per contattare il servizio Citibank di assistenza personale.
Ogni modulo sarà personalizzato per ciascun pensionato e qualora si smarrisca il pensionato dovrà contattare il Servizio d’assistenza che ne invierà un altro.
Ecco come produrre la prova dell’esistenza in vita
I pensionati hanno a disposizione diverse modalità per fornire la prova della loro esistenza. In via principale, basterà far pervenire il modulo d’attestazione correttamente compilato, firmato, datato e munito della documentazione richiesta entro la data indicata nella lettera. Tale modulo inoltre dovrà essere controfirmato da un testimone accettabile, ovvero dal rappresentante di un’Ambasciata o Consolato italiano o un’Autorità locale abilitata. Per i pensionati residenti in Australi, Canada, Regno Unito e Stati Uniti d’America l’INPA ha fornito alla banca una lista di Patronati come testimoni accettabili. Questi sono pertanto autorizzati ad accedere al portale specificamente predisposto per attestare essi stessi l’esistenza in vita.
Inoltre, a causa delle limitazioni degli spostamenti per la pandemia, l’INPS e il Ministero degli Affari esteri hanno previsto anche un servizio di videochiamata. Infine la riscossione personale agli sportelli Western Union entro il termine di restituzione del modulo costituisce valida prova di esistenza in vita. In tal modo il pensionato sarà sollevato dall’invio del modulo. In mancanza questi pensionati nel 2023 rischiano la sospensione della pensione. Infine, la certificazione di esistenza in vita talvolta potrebbe servire anche per chi è residente nel territorio italiano per svariati motivi. Senza questo importante documento che pochi conoscono pertanto l’INPS potrebbe anche revocare la pensione.
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