Questi pensionati che si trasferiscono all’estero perderanno l’assegno di 500 euro in questo caso

Questi pensionati che si trasferiscono all’estero perderanno l’assegno di 500 euro-proiezionidiborsa.it

Per questi pensionati trasferirsi all’estero non potrà che rimanere un sogno se non si vuole rischiare di perdere tutto. Ecco perché.

Con l’aumento del costo della vita, il sogno ricorrente di tantissime persone è trasferirsi all’estero e iniziare una nuova vita. Magari in un posto dove si può vivere con poco e può bastare anche una pensione minima. Sono tante infatti le persone che decidono di andare via per trascorrere un’esistenza più serena e lontana dallo stress della vita quotidiana. Tra queste tanti sono pensionati che decidono di andare via al termine della propria attività lavorativa. Molte le mete preferite dagli italiani, soprattutto i paesi con clima abbastanza mite come Cipro, Malta, la Spagna.

Non mancano inoltre i paesi dell’Est Europa come Bulgaria, Romania. Si tratta di paesi dove generalmente il costo medio della vita è molto più basso rispetto alle città Italiane a partire dall’affitto. Pertanto molti decidono di trasferirsi all’estero per assicurarsi uno stile di vita più elevato rispetto a quello che avrebbero in Italia con la propria pensione. Tuttavia per alcuni pensionati questo potrebbe rimanere solo un sogno, in quanto il nostro legislatore in determinati casi è molto severo.

Rimarranno senza l’assegno mensile questi pensionati che si trasferiscono all’estero

Il nostro ordinamento al fine di garantire un’esistenza dignitosa a chi ha un reddito basso, oltre a diverse misure di sostegno, ha previsto l’assegno sociale. Si tratta di una prestazione economica rivolta a coloro che abbiano compiuto 67 anni d’età e si trovano in condizioni economiche disagiate. Per il 2023 l’assegno sociale è pari a 503,27 ed è erogato per 13 mensilità. Il limite di reddito da non superare è pari ad euro 6.542,51 se il richiedente non è coniugato.

In caso contrario, il limite reddituale annuo è pari a euro 13.085,02. In determinati casi, qualora il soggetto sia incapace di compiere autonomamente agli atti della vita quotidiana, si può arrivare ad ottenere oltre 1.000 euro mensili. Ciò in quanto l’indennità di accompagnamento e l’assegno sociale non sono in alcun modo incompatibili. Tuttavia per questi pensionati che si trasferiscono all’estero, ovvero che percepiscono l’assegno sociale, il legislatore prevede la cessazione del sostegno economico.

Ecco cosa accade

L’assegno sociale è un beneficio di carattere provvisorio, per cui annualmente è prevista la verifica del possesso di tutti i requisiti richiesti dalla legge. In particolare, oltre al requisito reddituale, si richiede anche la residenza effettiva in Italia. Il nostro legislatore qualora il titolare soggiorni all’estero per più di 29 giorni prevede la sospensione dell’assegno sociale. Successivamente, dopo un anno, la prestazione viene erogata. 

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