Sul fatto che la società cambi continuamente, c’è poco da discutere. Basti pensare al fatto che fino a 20 anni fa nessuno poteva condividere con tutti i propri amici ed in tempo reale le proprie emozioni. Molti neppure avevano un cellulare per comunicare con i propri cari. Ma se osservare la realtà è un fatto elementare, riuscire a capirne le conseguenze è un procedimento importante per pianificare le nostre scelte. Difficilmente, infatti, compreremmo le quote azionarie di un’azienda che produce oggetti destinati all’obsolescenza. Proprio come nessuno costruirebbe una casa in un terreno che sta franando. Decisivo diventa allora conoscere i dati relativi all’utilità del prodotto e alle caratteristiche del luogo.
Lo stesso metodo predittivo potrebbe risultarci utile per capire quale scelta compiere in direzione di un impiego. Ovviamente fenomeni tanto complessi come il tramonto di un impiego non si verificano improvvisamente, ma spesso richiedono tanti anni. Ciononostante, nel lungo periodo diventano caratteristiche del sistema.
Insomma, così come abbiamo visto il lavoro molto redditizio di cui c’è straordinaria necessità ora in Italia, allo stesso modo dovremmo sapere che questi lavori potrebbero scomparire nei prossimi anni.
Lo studio
Indice dei contenuti
Le conclusioni sono frutto delle riflessioni di due studiosi di Oxford, Carl Benedikt Frey e Michael A. Osborne. La loro ricerca The future of employment (2013), traducibile come Il futuro del lavoro ha fatto discutere molto.
In alcuni casi gli autori parlano di una vera e propria scomparsa. Sarebbe questo, ad esempio, il caso di cassieri e addetti alla ricezione. La digitalizzazione e l’automazione, in questi casi, sarebbero un’alternativa sicura e priva di potenziali rischi. Infatti, le operazioni di raccolta di informazioni (come i prezzi dei prodotti) o di condivisione di informazioni, hanno una percentuale molto alta di sostituibilità. Se anche non si tratterà di una totale eliminazione della figura, ci sarà di certo una riduzione estremamente sostenuta della necessità d’impiego.
Sul medio lungo termine, invece, prevedono la sostituzione di autisti e conduttori di mezzi. L’automazione delle auto è un obiettivo molto ambito, alla cui riuscita puntano grandi aziende. Nonostante le molte difficoltà gestionali, i dati sulla mortalità nelle strade spingono la tecnologia ad un sempre maggiore sforzo verso questa direzione. L’automazione potrebbe infatti significare la quasi totale fine degli incidenti.
Questi lavori potrebbero scomparire nei prossimi anni secondo uno studio autorevole
Nel più breve termine, specie nel mondo anglosassone, si registrerebbe secondo gli studiosi una fortissima riduzione della figura del consulente finanziario fisico. Questo, in favore di forme più automatizzate e distanti di gestione e ausilio. Questa tendenza si sta sviluppando presso tutte le latitudini, anche se in questo caso ad una riduzione del personale si potrebbe accompagnare una rimodulazione della figura professionale.
Allo stesso modo, a crescente rischio sarebbero i consulenti assicurativi. L’utilizzo di clausole, polizze e formulari standardizzati riducono l’impiego e la necessità di queste figure professionali.
Insomma, il mondo del lavoro cambierà di certo proprio come cambia la società in cui viviamo e i pensieri che guidano le nostre azioni. Comprenderlo potrebbe esserci d’aiuto.
Lettura consigliata