Dopo le novità per le Partite IVA che abbiamo già illustrato, anche il taglio delle tasse in busta paga è ufficiale. Dopo i consueti tira e molla delle forze politiche delle scorse settimane, la riforma dell’IRPEF è Legge dello Stato. Presentiamo le principali novità al riguardo, concentrandoci sugli aumenti che troveremo in cedolino nel prossimo anno. In particolare, questi fortunati lavoratori riceveranno 765 euro in più in busta paga nel 2022 grazie alla nuova IRPEF.
Anno nuovo, nuove aliquote e scaglioni
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L’IRPEF ridisegnata prevede il passaggio dalle vecchie 5 alle future 4 aliquote. A sparire, infatti, è lo scaglione al 41% mentre vengono rivisitati gli altri 4, così ripartiti:
- 23% per i redditi fino a 15.000 euro;
- 25% per i redditi compresi tra i 15mila e i 28.000 euro;
- 36% per i redditi compresi tra i 28mila e 50.000 euro;
- 43% per tutti i redditi oltre i 50.000 euro.
Inoltre, la riforma fiscale ha riscritto il capitolo delle detrazioni fiscali. Infatti, quella base passerà a 3.100 euro contro gli attuali 1.880 euro.
Il nuovo schema assorbirà anche il Bonus IRPEF ma viene fissata una clausola salva-Bonus (100 euro) per i redditi più bassi. Infine ricordiamo che nel nuovo anno arriveranno anche tutta una serie di Bonus per alcuni lavoratori, come già illustrati.
Chi ci guadagnerà dalla riforma IRPEF?
Al netto dei tecnicismi, quanto guadagnerà il contribuente medio nel 2022? A sciogliere il quesito ci ha pensato l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) nello studio pubblicato poco prima di Natale. Il complesso degli interventi porterà a una riduzione media del prelievo di circa 264 euro per i 27,8 milioni di contribuenti interessati dalla riforma.
Per altri 370 mila contribuenti la nuova IRPEF si rivelerà sostanzialmente neutra, cioè non porterà benefici in busta paga. Infine, la situazione peggiorerà per circa 370.000 contribuenti, che si ritroveranno 188 euro di imposte in più da pagare.
Questi fortunati lavoratori riceveranno 765 euro in più in busta paga nel 2022 grazie alla nuova IRPEF
Vediamo a questo punto qual è l’impatto della riforma in base alle classi di reddito imponibile.
In valore assoluto, i maggiori risparmi di tasse andranno a beneficio delle classi di reddito medio-alte (reddito imponibile tra i 42 e i 54mila euro). In questi casi il beneficio medio si aggirerà sui 765 euro. Invece per redditi imponibili compresi tra i 54 e i 78mila euro, il risparmio fiscale medio scende a 490 euro.
Invece l’incremento delle detrazioni è alla base dei maggiori benefici per i percettori di redditi bassi. Nel dettaglio, l’effetto medio in busta paga oscilla sui 229 euro per i contribuenti con redditi tra i 12 e i 18 mila euro. Poi scende a 204 e 155 euro per, rispettivamente, i contribuenti delle classi di reddito 18-24 e 24-30 mila euro.
L’entità dei benefici infine scende a 64 euro per i contribuenti con redditi tra i 6 e i 12.000 euro, per via della cosiddetta incapienza fiscale.
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