Alla fine dell’estate facciamo ordine nell’orto e in giardino estirpando le piante selvatiche per far posto a valerianella e rucola, ravanelli, spinaci. Ma anche lattuga e prezzemolo che potremo ancora gustare da qui fino all’esordio dell’inverno. Ma non conviene falciare via qualsiasi cosa. Questi fiori autunnali nascondono un tesoro squisito in cucina e sono nemici del colesterolo.
Le margherite gialle nascondono un tesoro
A settembre lungo le strade, ai bordi di orti e giardini crescono delle allegre margherite giallo oro portate su steli molto alti. Sono i topinambur, i tuberi dell’Helianthus tuberosus, piante che nascondono uno squisito segreto. Sottoterra c’è un tubero bitorzoluto come una patata che ha uno stupefacente sapore di carciofo. Il nome curioso deriva da quello di una tribù brasiliana da cui erroneamente si pensava che arrivassero i topinambur. Oggi si pensa invece che siano stati i nativi americani delle grandi praterie a consumarli per primi, bolliti o in padella. Il topinambur sarebbe una pianta infestante. Ma in molti Paesi come Francia e Belgio oggi lo coltivano. Da noi troviamo campi di topinambur soprattutto in Toscana.
I topinambur si raccolgono in ottobre
I tuberi del topinambur si raccolgono proprio in questo mese di ottobre, scavando leggermente nel terreno. Dunque, lasciamo crescere questi fiori simili al girasole se li vediamo spuntare nei nostri orti e giardini. Oppure raccogliamoli con pazienza se li scorgiamo lungo l’argine dei fiumi e dei ruscelli. Facendo attenzione che non siano a stretto contatto con campi coltivati. Il topinambur stimola la produzione della flora intestinale e combatte il colesterolo. Non contiene amido né glutine, dunque è perfetto anche per l’alimentazione dei diabetici e dei celiaci. Amatissimo nelle diete autunnali per il basso contenuto calorico (solo 73 calorie per 100 grammi). Possiamo utilizzarlo tranquillamente per l’alimentazione di bambini, anziani e sportivi.
Questi fiori autunnali nascondono un tesoro squisito in cucina e nemico del colesterolo
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In cucina possiamo unirlo a crudo nelle insalate: il tubero va lavato e spazzolato bene. Dobbiamo affettarlo a julienne prima di unirlo a pomodori, verza o carote. Per esaltare il sapore si può aggiungere una grattata di mandorle o anacardi. Per condire si usano di solito olio e limone, che si impiegano sempre quando i topinambur si gustano lessati come contorno di carni bianche o col pesce. Dopo la bollitura, sempre conservando la sottile pellicina esterna, possiamo anche affettarli e inserirli nell’impasto di sformati e torte salate da portare in ufficio per uno spuntino rapido e sano. Possiamo utilizzarlo come ingrediente principale per un antipasto che fa festa il tortino di zucchini con fonduta di robiola. Il topinambur aggiunge sapore ai minestroni invernali e al purè di verdure con patate al posto dei broccoli.