Questi eredi non perdono mai i beni della successione neanche se il defunto lascia debiti

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Quando si pone la necessità di dividere il patrimonio della persona deceduta possono nascere ostacoli di diversa natura. Non sempre infatti la spartizione dei beni appartenuti al defunto avviene in tempi rapidi e senza sollevare questioni ereditarie. E ciò in particolare se il titolare del patrimonio non lascia un testamento e se qualche erede pretende di ricevere ciò a cui non ha diritto. Bisogna per esempio capire chi eredita la casa quando muore un genitore senza lasciare testamento, ma solo vaghe dichiarazioni.

Per evitare di scatenare conflitti fra legittimari e altri eredi sarebbe meglio chiarire le proprie volontà testamentarie. E anche senza affrontare le spese necessarie per alcune pratiche notarili si può lasciare un testamento valido in casa senza pagare il notaio. Esistono infatti strade alternative e soluzioni legali che consentono di evitare l’esborso di somme di denaro molto alte.

Pochi forse sanno che si può donare una casa al figlio senza andare dal notaio e senza temere che in futuro qualche erede avanzi pretese di possesso. Allo stesso modo questi eredi non perdono mai i beni della successione neanche se il defunto lascia debiti. Perché potrebbe anche accadere che al momento del decesso il proprietario dei beni non abbia ancora soddisfatto i suoi eventuali creditori. Inoltre la presenza dell’ex coniuge potrebbe complicare ulteriormente la questione relativa alla divisione dei beni. Perché comunque vi sono casi in cui la moglie separata ha sempre diritto all’eredità di una quota dei beni dell’ex coniuge.

Questi eredi non perdono mai i beni della successione neanche se il defunto lascia debiti

Vi sono alcuni familiari che hanno diritto ad ereditare i beni anche se vi sono creditori che aspettano la restituzione di prestiti. Anche nel caso in cui altri eredi rivendicano la proprietà di un particolare bene. Non è raro il caso in cui un genitore ancora in vita desideri tutelare il futuro economico del figlio disabile di cui si prende cura. E temendo che alla sua morte possa incontrare difficoltà decida di ricorrere al vincolo di destinazione.

Secondo quanto stabilisce l’articolo 2465 del codice civile è infatti possibile destinare una parte dei propri averi ad un particolare beneficiario. Così facendo è come se si tutelasse una porzione di eredità e la si destinasse a beneficio esclusivo del parente con disabilità. In tal modo, oltre ad evitare che altri potenziali eredi avanzino pretese, si sottrae il bene alle aggressioni dei creditori e di un possibile pignoramento.

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