Questi diritti vanno chiesti all’INPS e portano all’aumento della pensione

INPS

Dall’inizio del 2022 i vitalizi di milioni di pensionati sono aumentati per diverse ragioni. Sulla pensione di gennaio è intervenuta la prima, consistente parte della rivalutazione decisa a novembre scorso dal MEF. In pratica i vitalizi si sono adeguati all’aumentato costo della vita.

Il residuo della rivalutazione si è avuta in primavera, mentre per il prossimo anno gli esperti si attendono ritocchi corposi. L’inflazione alle stelle del 2022 costringerà il legislatore a una maggiore spesa per pensioni sul totale del bilancio pubblico.

Sempre in primavera sono arrivati sul cedolino anche gli effetti della riforma IRPEF, che ha semplificato aliquote e scaglioni. Rispetto alla rivalutazione si è trattato in questo caso di un aumento vero, grazie alle minori tasse.

A luglio è arrivato il Bonus 200 euro (in altri casi arriverà dopo Ferragosto), mentre per la riforma organica delle pensioni bisognerà attendere. Spetterà al nuovo Governo, infatti, trovare la quadra su questa delicata materia.

Questi diritti vanno chiesti all’INPS e portano all’aumento della pensione

Gli importi dei vitalizi possono aumentare non solo ad opera dell’intervento del legislatore. Vi è, infatti, una serie di maggiorazioni e/o aumenti delle pensioni a cui avrebbero diritto migliaia di pensionati, anche gli invalidi. Stiamo parlando dei c.d. diritti inespressi, ossia il diritto a fruire di alcune prestazioni al sussistere di alcune circostanze. Spesso i requisiti fissati per Legge sono di natura anagrafica, reddituale o contributiva o un mix di questi ed altri elementi.

Ora, questi diritti vanno chiesti all’INPS e portano all’aumento del vitalizio.

Tuttavia, essi vengono riconosciuti dall’Ente di Previdenza solo dietro apposita domanda (e relativa documentazione) dell’interessato. Cioè è il pensionato che deve preoccuparsi di fare domanda all’Ente di Previdenza per il riconoscimento del diritto. L’istanza si può presentare in qualsiasi momento e danno diritto anche agli eventuali arretrati.

Il Consulente digitale per la richiesta dei diritti inespressi

Al riguardo c’è da segnalare che dal 2022 lo stesso Istituto di Previdenza ha attivato il Consulente digitale. Si tratta di un servizio online che offre supporto a una platea di utenti che nel tempo potrà essere allargata a tutti i pensionati. La guida in remoto assiste l’utente a verificare se ha diritto o no alle prestazioni e/o maggiorazioni sociali da aggiungere all’assegno pensionistico.

Al momento il servizio in automatico consente di accertare l’eventuale diritto a 3 possibili prestazioni aggiuntive. Vale a dire la 14esima mensilità, il supplemento e l’integrazione al trattamento minimo.

In attesa del vitalizio di agosto 2022

In chiusura ricordiamo che a giorni arriverà il rateo pensionistico numero 8 del 2022. Un vitalizio che sarà più ricco per almeno 3 categorie di beneficiari.

Il riferimento è per chi ancora attende il Bonus 200 euro, la 14esima mensilità (di solito arriva a luglio) o i rimborsi legati al 730. La stagione delle dichiarazioni dei redditi, infatti, apre le porte ai conguagli a debito o a credito del contribuente.

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