Keisuke Matsumoto è il nome di questo monaco buddista che ha scritto un libro che regala consigli pratici di vita quotidiana. Il rituale di pulizia illustrato nel libro è quello impiegato dai monaci buddisti giornalmente. L’arte di scandire le pulizie secondo un certo modo non serve solo a pulire certi luoghi perché presentano sporcizia; pulire è, invece, fondamentale per eliminare lo sporco dell’animo. Questi consigli per le pulizie di primavera arrivano da un monaco buddista e tutti possono sperimentarli nella propria routine.
Questione di atteggiamento
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È fondamentale capire che chi abbraccia questa filosofia di vita concepisce le pulizie semplicemente in maniera diversa. Pulire non è solo un modo per far ordine ed eliminare sporco e batteri. Con quest’arte, pulire diventa un modo per purificare il proprio animo. Da queste premesse, non a caso, nasce la filosofia del decluttering, che la Redazione di ProiezionidiBorsa ha illustrato in questo articolo. Pulire è un modo per riordinare pensieri e vita quotidiana. Come spiega il monaco buddista, infatti, la prima zona da pulire è il giardino e solo dopo l’interno del santuario. Questo serve quasi a voler simboleggiare un vero e proprio percorso interiore.
Quando pulire
Secondo questa filosofia, il momento migliore per pulire è il mattino prestissimo, quando la casa è in pieno silenzio e il mattino è appena iniziato. Questo serve a purificare l’animo e beneficiare successivamente di tutta la positività accumulata nel corso della giornata. Se questi consigli per le pulizie di primavera arrivano da un monaco buddista è scontato che il lavoro sia sull’animo, oltre che sulla casa.
L’aria mattutina
È poi fondamentale rinfrescare l’aria di casa ogni mattina, attraverso l’apertura delle finestre, che permette un contatto più intimo con la natura. Quest’atto quasi simboleggia un’apertura mentale e la propensione a raccogliere tutte le energie mattutine rimaste sopite durante il sonno. Per questi monaci buddisti il contatto con la natura è fondamentale, specie se le pulizie sono abbinate a 15 o 20 minuti di mindfulness quotidiano.
Solidarietà familiare
Un altro assunto di questa filosofia è sposare l’importanza del lavoro di squadra. Coinvolgere tutta la famiglia durante le pulizie serve a rafforzare il legame parentale e a migliorare i momenti di condivisione. È possibile coinvolgere anche i più piccoli, magari con semplicissimi compiti quotidiani. Questo educherà i bambini alla condivisione, all’altruismo e aumenterà il loro senso del dovere.
Meno sensi di colpa
Un altro assunto importante è non rimandare a domani ciò che è possibile fare oggi. Molto meglio non lasciare del lavoro arretrato, per evitare che la giornata inizi con un malumore. Scandire e pianificare il lavoro è fondamentale per svolgere tutto serenamente. Questi consigli per le pulizie di primavera arrivano da un monaco buddista e sperimentarli certamente lascerà del positivo nel proprio rituale delle pulizie.