Questi 5 accorgimenti limitano quotidianamente il sale senza troppi sacrifici e riducono così la pressione arteriosa

sale

Perché secondo gli esperti di nutrizione troppo sale fa male? Semplicemente perché il sale è associato a un aumento della pressione sanguigna. L’eccesso di sodio trattiene i liquidi in eccesso nel corpo e questo crea un carico aggiuntivo sul cuore. Troppo sodio aumenta il rischio di ictus, insufficienza cardiaca, osteoporosi, cancro allo stomaco e malattie renali. Circa 17 milioni di italiani soffrono di ipertensione e tutti trarrebbero beneficio da una dieta a basso contenuto di sale. Per molte persone è difficile rinunciarci, perché il sale dona gusto alle pietanze, esattamente come lo zucchero. Ma questi 5 accorgimenti limitano quotidianamente il sale senza troppi sacrifici e riducono così la pressione arteriosa. Limitare il sale risulterà improvvisamente più facile.

Quanto sodio consumare al giorno

Limitare il sodio è difficile perché circa il 75% di quello che assumiamo proviene da cibi lavorati o preparati, non dal sale che aggiungiamo a tavola, col quale condiamo i nostri piatti. Se imparassimo a leggere le etichette, potremmo rimanere negativamente impressionati dalla quantità’ di sale presente nei prodotti industrializzati. Secondo il Ministero della Salute il consumo medio di sale al giorno negli uomini è di 10,8 gr e nelle donne a 8,3 gr. Questi valori sono ben oltre l’apporto di sodio raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che esorta a non consumare quotidianamente più di 5 gr di sale. Quindi, la maggior parte delle persone consuma il doppio della quantità di sale raccomandata.

Questi 5 accorgimenti limitano quotidianamente il sale senza troppi sacrifici e riducono così la pressione arteriosa

È possibile limitare il consumo di sale. Basta adottare quotidianamente questi pochi consigli:

  • scegliere alimenti freschi: quelli trasformati (sughi pronti, cibi in scatola, salumi, formaggi, alimenti sotto sale o sott’olio) contengono molto sale;
  • leggere le etichette e scegliere prodotti il cui sale non superi i 330 mg per 100 gr di alimento (alcuni cibi come cereali e biscotti per la colazione ne contengono discrete quantità);
  • preferire il pane c.d toscano (senza sale) e limitare il consumo di snack e patatine in sacchetto (teniamo presente che una pizza da sola contiene i 5 gr di sale che costituiscono il quantitativo massimo da assumere in un giorno);
  • ridurre progressivamente l’uso del sale in cucina, in modo da abituare il palato, ed eliminare la saliera dalla tavola per evitare di aggiungere sale a piatti già conditi;
  • insaporire i cibi, anziché con il sale, con spezie, erbe aromatiche, limone e aceto ed eliminare il consumo di condimenti come dadi da brodo, salsa di soia, senape, maionese e ketchup.

Le rinunce sembrano tante, ma soltanto al principio. Una buona educazione alimentare preserva il nostro benessere e dopo i sacrifici iniziali, sarà semplicemente abitudine.

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