Monete, gettoni e banconote possono valere un mucchio di soldi. Gli esemplari antichi e in edizioni limitate sono molto ricercati dai collezionisti. In questo articolo ti sveleremo delle preziose monete cinesi e giapponesi.
Oltre a guadagnare soldi con il lavoro e lo stipendio, molte persone cercano di far fruttare i loro risparmi con investimenti immobiliari e/o finanziari. Altri, invece, tentano la fortuna al gioco tra Lotto e Gratta e Vinci. Il collezionismo è un hobby che può essere assai remunerativo. Coinvolge ogni settore. Gli ambiti più diffusi sono però la filatelia e la numismatica. Monete, gettoni e medaglie possono valere moltissimi soldi. Talvolta, scovarne un esemplare in soffitta o riceverne in eredità da nonni o vecchi zii può svoltare la vita di qualcuno.
Esistono infatti monete antiche che sono preziosissime. Alcune sono tutt’oggi in circolazione. Una moneta o una banconota possono diventare pezzi pregio per svariati motivi. Di solito, sono piuttosto preziose le “edizioni speciali”, quei pezzi emessi per commemorare personaggi degni di nota o eventi di una certa importanza. Spesso ricercati sono inoltre i pezzi che riportano un errore di conio. In questo articolo vedremo delle particolari monete straniere.
Queste monete che arrivano dal lontano Oriente sono molto ricercate
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Ci riferiamo alle monete bucate cinesi risalenti al periodo della dinastia Ming. Sui siti di collezionismo, questi esemplari sono in vendita a prezzi che oscillano da 50 a 110 euro al pezzo. Sempre nel vasto mondo asiatico, vanno prese in considerazione anche le monete giapponesi del periodo Meiji (1867 – 1912). Molto preziosi sono i pezzi risalenti al 1871: il loro valore si aggira infatti attorano a 180 euro cadauno.
Ovviamente, queste cifre sono indicative e, per poter guadagnare il loro valore massimo, è fondamentale che queste monete che arrivano dal lontano Oriente siano in ottimo stato di conservazione. Se avete tra le mani qualcuno degli esemplari appena menzionati, vi suggeriamo di consultare un serio esperto di numismatica che potrà farne una valutazione precisa.
Monete forate: un po’ di storia
Durante il I secolo a.C., i cinesi cominciarono a bucare le monete eseguendo un foro di forma quadrata. L’usanza è rimasta viva per millenni. Pare che questa usanza sia da ricondurre a meri motivi pratici. Infatti, i mercanti e coloro che si spostavano per affari, le potevano così conservare semplicemente impilate e tenute insieme con uno spago. Altri, poi, ritengono che la pratica di bucare le monete fosse un escamotage per risparmiare sul metallo. Inoltre, come già accennato, queste particolari monete porterebbero anche fortuna. Il quadrato, infatti, è simbolo di solidità e stabilità.
Quelle forate in epoca moderna
Ancora oggi, in alcuni Paesi, circolano monete forate. È il caso ad esempio dei 5 e dei 50 yen giapponesi, così come anche delle monete da 1, 2 e 5 corone danesi.
Il foro nelle monete avrebbe finalità anche pratiche: essere riconosciute dagli ipovedenti ed evitare il rischio di soffocamento nei bambini.
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