Queste famiglie riceveranno 1.900 euro in più dall’INPS a partire dal 1 marzo e sarà sufficiente inviare un semplice documento

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Una delle ultime misure a sostegno delle famiglie meno abbienti è la riforma dell’IRPEF contenuta nella manovra di bilancio 2022.

Il governo guidato dal Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi ha deciso di introdurre misure per ridurre ulteriormente le disuguaglianze di reddito tra Nord e Sud Italia.

Queste novità sono state anche inserite per consentire ai nuclei familiari più vulnerabili, che risiedono in aree disagiate e più svantaggiate, maggiore stabilità.

Il dipartimento delle Finanze ha calcolato che, con la riforma messa in atto, queste famiglie riceveranno 1.900 euro in più dall’INPS all’anno. Una somma interessante che verrà ripartita secondo criteri ben precisi.

Il ministero dell’Economia e Finanze ha spiegato che le famiglie più vulnerabili in Italia al momento sono circa un milione e 100mila. Queste persone si trovano in condizioni disagiate e di ristrettezze economiche.

Il beneficio è diviso in due componenti: la prima riguarderà uno sgravio dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, cioè l’IRPEF.

La seconda sarà una somma effettivamente percepita nella forma del famigerato assegno unico. Proprio quest’ultimo sarà la principale fonte del beneficio in arrivo nelle tasche di tantissimi italiani che hanno necessità.

In totale, quindi, il Bonus sarà composto sia dalla somma effettivamente percepita con l’assegno unico, sia dalla riforma dell’IRPEF. Quindi, una parte della somma verrà percepita direttamente, un’altra parte sarà invece un “semplice” risparmio su un’imposta gravosa.

Il team di ProiezionidiBorsa consiglia di recarsi presso un CAF e di verificare se si ha diritto alla misura. Per accedere basterà inviare una domanda indicando l’ISEE e il numero di figli, ma ci sono anche altri parametri da rispettare.

Queste famiglie riceveranno 1.900 euro in più dall’INPS a partire dal 1 marzo e sarà sufficiente inviare un semplice documento

Il Governo ha previsto dei requisiti molto specifici attraverso i quali è possibile calcolare quanto spetta di assegno unico. Per fare un veloce riassunto qui, basterà sapere che per la prima fascia di reddito equivalente la misura sarà di 1.935 euro l’anno. Bisogna ricordare che questo valore è comprensivo sia dell’assegno che della riduzione IRPEF.

Non si riceveranno, dunque, effettivamente assegni pari a 1.935 euro l’anno, perché l’importo effettivo erogato dall’INPS sarà inferiore. Parte del beneficio infatti sarà emessa solo sotto forma di sgravio fiscale sull’IRPEF.

Il Bonus avrà un’incidenza dell’11,6% sul reddito lordo dei 12 mesi. In base al reddito, esso si ridurrà gradualmente secondo un principio semplice: più è alto l’ISEE, meno spetta di Bonus. In parole povere, le famiglie più ricche avranno diritto a un beneficio meno consistente.

Per l’ultima fascia di reddito, quella più alta, il Bonus ammonterà a circa 500 euro. I nuclei familiari con più figli e maggiormente svantaggiati avranno dunque diritto al beneficio completo. Il MEF ha rilevato che beneficerà maggiormente di questa misura l’area geografica del Sud Italia, nel tentativo di ridurre le disuguaglianze con la parte più ricca del Paese.

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