Quando si parla di sindrome, si è soliti pensare ad un problema di tipo organico. Qualcosa di fisico insomma, che ci crea dei problemi per cui è necessario richiedere l’intervento di un medico.
Tuttavia, esistono anche altri tipi di sindrome, non propriamente di natura organica.
Oggi gli esperti di ProiezionidiBorsa si occuperanno di una molto particolare e più diffusa di quanto si crede.
Ci riferiamo alla sindrome di Otello, detta anche della gelosia ossessiva o delirante, che va ben oltre la semplice gelosia che tutti conosciamo.
Difatti, i suoi sintomi risultano in parte simili al cosiddetto disturbo paranoide di personalità, da accertare e trattare clinicamente. Il nome trae origine dall’opera shakespeariana, in cui Otello uccide sua moglie perché convinto della sua infedeltà.
Questa sindrome particolare non molto comune, si caratterizza per la convinzione della persona che ne è affetta di essere tradito dal partner. Tutto normale, penserà qualcuno, se non fosse che questa gelosia finisce per avere dei connotati ossessivi, se non addirittura deliranti.
In questi casi, il soggetto crede fermamente che il proprio compagno o la propria compagna sia infedele, pur senza alcuna prova evidente.
Vediamo quali sono le sue caratteristiche peculiari e come distinguerla da una gelosia “normale”.
Questa sindrome particolare non provocherebbe evidenti disturbi fisici ma si sviluppa silenziosamente e alcuni ne soffrono senza saperlo
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Lungi dal considerarsi normale, la gelosia ossessiva si caratterizza per alcuni tratti salienti, tra cui la distorsione del pensiero e l’aggressività. Infatti, coloro che ne soffrono vivono nella costante ricerca di prove a fondamento delle loro paure, portando sé e l’altro ad una sofferenza incessante.
Un atteggiamento patologico, che rende la vita della coppia a dir poco estenuante e che non trova sollievo se non per un breve lasso temporale.
La persona, inoltre, diventa aggressiva verso il partner, sia verbalmente che fisicamente, specialmente se ha assunto sostanze alcoliche. Comportamenti simili richiedono l’intervento dei professionisti della mente, capaci di ricorrere ad efficaci strategie trattamentali.
Dopo questa analisi, risulta abbastanza evidente la differenza con la gelosia ritenuta sana, che non ha nulla a che vedere con atteggiamenti di tipo patologico. È normale essere gelosi se il proprio compagno o compagna guarda un’altra persona o riceve dei complimenti da terzi sconosciuti. In questi casi, basta parlarne evitando di alzare la voce o arrabbiarsi inutilmente, poiché si rischierebbe di creare inutili litigi.
Attenzione a riconoscere i segnali di atteggiamenti lesivi della nostra dignità e libertà, perché amare non vuol dire possedere e controllare.
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