Le vacanze estive, ma anche primaverili, si stanno avvicinando, e con loro la possibilità di partire per luoghi splendidi. Infatti, sembrano finalmente cadute in parte quelle restrizioni, legate a filo diretto con il Covid 19, che hanno costretto ad uno stop forzato. Per molti poter ripartire sarà pura gioia, ma bisognerà prima ingegnarsi per cercare una meta. Italia, Europa, ma anche il resto del Mondo non faranno altro che aspettare il nostro arrivo. Tra questi luoghi troviamo la Turchia, ma anche il Marocco o il Portogallo.
Oggi si volerà in una delle isole più belle tra le minori del Dodecaneso, Patmos. Quando si scrive di Dodecaneso ci si riferisce ad un arcipelago di isole situato più vicino alle coste della Turchia che a quelle della Grecia. Un arcipelago dalla storia tormentata, fatta di occupazioni straniere e lotte. Tuttavia, ciò ha anche permesso a queste isole di trasformarsi in qualcosa di unico con le loro architetture, la loro cultura e le loro tradizioni.
Questa piccola isola vicina all’Italia è perfetta per una vacanza da sogno tra mare trasparente e spiagge sabbiose lontano dal turismo di massa
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L’isola di Patmos fa parte del gruppo di isole minori del Dodecaneso ed è caratterizzata da una storia affascinante. L’evangelista Giovanni, secondo la tradizione, scrisse l’Apocalisse proprio in una grotta di questa isola. La città principale di Patmos è Skála, che negli anni ha cercato di adattarsi alla presenza di turisti e questo l’ha resa meno tranquilla rispetto al passato. La maggior parte dei turisti approda sull’isola in una delle tappe previste dalle navi da crociera che passano in zona. In questa città è possibile pernottare e anche andare alla scoperta del cibo locale grazie alle numerose bancarelle. Nel complesso, tuttavia, si tratta di una città tranquilla e lontana dalla massa del turismo.
Hòra
Imperdibile durante una gita nell’isola è il Monastero di Agìou Ioànnou Theològou che si trova a Hòra. Per salire si potrà prendere l’autobus, ma in circa un’ora sarà possibile anche percorrere la distanza a piedi. Si tratta di una salita non eccessivamente faticosa, ma che si sconsiglia se non minimamente allenati.
Percorrendo la strada pittoresca, sarà possibile anche fermarsi all’Eremo dell’Apokàlypsis. Proprio la grotta dove San Giovanni elaborò l’Apocalisse. Il monastero risale al 1088 d. C. ed è caratterizzato da un’architettura difensiva che comprende cortili, cappelle e portici. All’epoca l’utilizzo di una simile architettura era fondamentale per difendersi dagli attacchi dei pirati, ma anche dei Turchi. La chiesa principale si trova nella parte più antica del monastero.
Sotto il monastero si sviluppò la cittadina di Hòra con i suoi vicoli stretti e lastricati. Per ammirare il tramonto o l’alba si consiglia di recarsi a Platìa Lòtza, punto panoramico molto suggestivo.
Spiagge
Tra le spiagge più conosciute di questa piccola isola vicina all’Italia troviamo la sabbiosa Psilí Ámmos, raggiungibile da Hòra. Nella parte nord dell’isola, poi, si può andare alla scoperta di altre belle spiagge più nascoste rispetto alle altre. La spiaggia di Agriolìvadho è una delle più amate perché ampia e sabbiosa. Una delle baie più interessanti dell’isola è quella di Lambi con le sue rocce vulcaniche dai mille colori.
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