Grazie ai tassi più elevati degli ultimi 12 anni, i bond di nuova emissione offrono cedola impensabili solo 18 mesi fa. La Banca Goldman Sachs ha appena emesso una obbligazione con una cedola lorda annua del 7,4%.
Per anni i risparmiatori sono andati alla ricerca di rendimenti superiori all’1%. A quei tempi, con tassi a zero, un rendimento simile era una manna. Ma oggi alcuni prodotti finanziari accessibili a tutti i risparmiatori offrono tassi di interesse sui soldi investiti anche superiori al 5%. Nel settore delle obbligazioni, i bond corporate fanno concorrenza ai titoli di Stato. In alcuni casi i titoli obbligazionari emessi da banche USA, con un rating più alto del debito italiano, hanno rendimenti superiori ai nostri titoli di Stato di uguale durata. È il caso dell’ultima obbligazione emessa da Goldman Sachs.
Questa obbligazione ha una cedola eccezionale
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Goldman Sachs è un colosso bancario USA. Le sue obbligazioni sul mercato sono numerose e di recente ha proposto un nuovo bond con una cedola eccezionale. Le nuove obbligazioni hanno una durata di 10 anni. Queste offrono agli investitori un flusso cedolare annuale fisso pari a 7,40% annuo lordo per i primi tre anni. Ma a partire dal quarto anno le cedole diventano variabili con un tasso pari all’Euribor a tre mesi.
Dal quarto anno, quindi, la cedola può fluttuare attorno a 2 valori, uno massimo e uno minimo. Il tasso minimo è 0% nel caso che il tasso Euribor scenda sotto lo zero, ipotesi improbabile ma non impossibile. In questo caso la cedola non paga nessun interesse. Per coloro che pensano che sia impossibile un tasso Euribor negativo, ricordiamo che in piena emergenza Covid-19 il tasso di interesse dei BOT era negativo. In pratica investire in un BOT non garantiva un guadagno ma era un costo. Di contro la cedola non può superare un valore del 7,4%. Quindi nel caso l’Euribor a 3 mesi sia superiore al 7,4%, la cedola non potrà comunque essere superiore al 7,4%.
Quanto potrebbe rendere questo bond se acquistato oggi
La variabilità delle cedole dal quarto anno in poi, rende impossibile avere la certezza del rendimento. Di sicuro per i primi tre anni, ad ottobre chi ha in portafoglio l’obbligazione, godrà di un flusso cedolare pari al 7,4% annuo lordo. Ricordiamo però che questa obbligazione ha una imposizione fiscale pari al 26%, contro il 12,5% di cui godono i titoli di Stato italiani.
Nonostante la variabilità delle cedole dal quarto anno, è possibile fare una ipotesi di rendimenti partendo dai parametri attuali. Il bond di Goldman Sachs è quotato sul mercato secondario di Borsa italiana (Isin: XS2567540294). Al momento della stesura di questo articolo il prezzo era di 103 centesimi. A questo prezzo Borsa italiana indica un rendimento effettivo lordo a scadenza del 4,8% annuo. Possiamo confrontare questo rendimento con quello del BTP decennale scadenza a novembre 2033 (Isin: IT0005544082). Il nostro titolo di Stato al momento dell’analisi aveva un rendimento effettivo lordo annuo del 4% (Fonte: Borsa italiana).