Gli appassionati di monete antiche arrivano a pagare anche migliaia di euro per alcuni rari coni del passato. In questo precedente articolo avevamo visto il valore della famosa “1 Lira Arancio” del Dopoguerra. Una monetina bella, a volte rara e quindi di notevole valore economico.
Oggi analizziamo il valore della c.d. “5 Lire Delfino”. Bene, questa moneta pesa 1 grammo ma a volte supera i 3.000 euro di valore ed è ricercatissima sul mercato.
Caratteristiche di questa moneta che pesa 1 grammo
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Questa moneta è realizzata nella lega c.d. “Italma”, nome che sta per Italiano Alluminio Magnesio e pesa 1 grammo. Ha diametro di 20,3 mm mentre presenta il contorno completamente liscio.
Sul dritto presenta al centro, in grande, il timone manuale di una nave. Sotto il timone è riportato il nome del modellista della moneta, che è stato Giuseppe Romagnoli. Infine, tutt’intorno alla moneta c’è la scritta “Repubblica Italiana”.
Girando lato, al centro del rovescio notiamo subito il 5 che rappresenta appunto il valore nominale di questo conio. Alla sua destra compare la lettera “R”, che sta ad indicare la zecca di Roma, e l’anno di coniazione della moneta.
Infine alla base del 5 c’è appunto il delfino, rivolto verso destra.
Gli anni di coniazione della moneta che a volte supera i 3.000 euro di valore
La moneta fu coniata a partire dal 1951, quando prese il posto della c.d. “5 Lire uva”. Essa fu coniata dl 1951 al 1956 e poi dal 1966 al 1998. Altre “edizioni” seguirono poi anche 1999, 2000 e 2001, ma solo per i collezionisti.
Tuttavia, si può dire che già dagli anni Ottanta in poi queste monete venivano coniate più a scopo collezionistico che non per le transazioni economiche. Dalla metà degli anni Ottanta infatti non si comprava più nulla con sole 5 lire.
Ovviamente, spesso il loro attuale valore di mercato dipende dallo stato di conservazione della moneta e dall’anno di coniazione.
Le attuali quotazioni di mercato
Quelle coniate tra il 1951 e il 1955 di norma valgono poche decine di euro. Se ben conservate (c.d. fior di conio, fdc), al più possono valere fino a 30 euro circa.
In questi anni le più ricercate sono quelle del ’54-’55 che hanno la firma distante dai bordi della moneta. Queste ultime sono infatti più rare quindi spuntano qualche euro di valore in più.
Ma il vero tesoro nascosto sono le 5 lire del 1956, considerate dagli esperti un pezzo raro. In quell’anno la tiratura fu molto limitata e quelle fdc hanno un valore davvero alto. Arrivano a valere anche 3-4.000 euro se conservate perfettamente, mentre scendono a pochissime centinaia di euro se non sono fdc.
Un altro pezzo che quota sui cento euro circa è la moneta del 1969, ma solo se presenta una caratteristica. Ossia il numero “1” della data impresso al contrario, per un errore di funzionamento del macchinario. Tutte le altre “normali”, invece, valgono al massimo il prezzo di una colazione al bar.
Abbiamo dunque scoperto che questa moneta pesa 1 grammo ma a volte supera i 3.000 euro di valore ed è ricercatissima sul mercato.
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