Per decorare o chiudere pergolati, gazebi ed altre strutture all’esterno non c’è niente di meglio che coltivare delle piante rampicanti. Queste ultime sono piante che hanno la capacità di svilupparsi verticalmente in altezza, appoggiandosi a muri ed altre superfici. Esse favoriscono l’isolamento termico ed acustico, proteggono dalle intemperie e inoltre fungono da barriera naturale.
Tra le piante rampicanti meno conosciute, ma più belle in assoluto, troviamo sicuramente l’Eccremocarpus scaber, o anche conosciuta come fiore di gloria cileno. Appartenente alla famiglia delle Bignoniacee, questa pianta è originaria dell’America Meridionale ed è diffusa anche in Italia. Essa, infatti, viene coltivata all’esterno, in quasi tutte le regioni a clima mite, e fiorisce da maggio fino ad ottobre.
A livello strutturale è composta da una robustissima radice tuberosa-fascicolata e da fusti rampicanti che si sviluppano verso l’alto. Essi sono legnosi alla base e durante la crescita emettono numerosi getti laterali ricoperti da una leggera peluria.
Le foglie sono glauche e ovali, di colore verde chiaro e disposte in modo alternato sui fusti. Esse terminano con lunghi viticci che, a loro volta, si attaccano a muri, pergolati e ringhiere. I fiori, invece, sono in genere di colore rosso o arancio e compaiono sulle estremità dei rami. Hanno una forma tubolosa, con petali cerosi e con labbra gialle leggermente arrotondate.
Questa magnifica pianta rampicante da esterno fiorisce fino ad ottobre
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Per fiorire in maniera copiosa, l’Eccremocarpus scaber ha bisogno di alcune attenzioni. Per quanto riguarda il clima, come già anticipato, questa pianta predilige quelli miti e temperati, anche se non disdegna il caldo estivo. Relativamente all’esposizione, invece, essa ama prosperare in luoghi ben soleggiati, al riparo dai fonti verdi e lontani dall’ombra. Se coltivata all’ombra, infatti, la pianta non cresce al meglio e la fioritura potrebbe stentare a partire.
Il terreno deve essere invece fresco, fertile e ben drenato. Il substrato ideale potrebbe essere quello composto da terra da giardino, sabbia e nutrienti (come lo stallatico maturo) da somministrare durante la ripresa vegetativa. Le innaffiature, infine, devono essere regolari, soprattutto nei periodi di maggiore siccità, così da mantenere il terreno sempre umido. In inverno, quando le temperature iniziano a calare, la frequenza delle annaffiature può essere diminuita.
Un ultimo aspetto da considerare per far prosperare questa magnifica pianta rampicante da esterno è la potatura. Questa operazione andrebbe ripetuta ogni anno, accorciando i rami vecchi fino a 60 cm dal suolo ed eliminando quelli secchi e danneggiati. Questo processo, effettuato prima della primavera, stimola la produzione di germogli, l’emissione di nuovi getti e la produzione di fiori.
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