Negli ultimi cinquant’anni la varietà delle farine per cucinare si è ridotta drasticamente. In passato ogni zona possedeva varietà e preparazioni tradizionali, che variavano di zona in zona. Con l’avvento dell’agricoltura industriale la produzione si è via via uniformata. In questo modo le varietà di cereali antiche sono state via via dimenticate e la biodiversità è diminuita. Oggi vogliamo parlare di una di queste farine, che ritorna di moda dopo molti anni. Ecco perché questa farina digeribile e nutriente era amatissima dalle nostre nonne e ci permette di preparare un pane gustosissimo.
Le ragioni di un successo culinario
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Se ora la maggior parte della farina utilizzata per le diverse ricette è quella 00 o 0 di frumento, in passato non era così. Nelle nostre campagne si coltivavano altri cereali, come la segale, il farro, l’orzo e così via. In base all’altitudine e alla composizione del terreno si trovavano le coltivazioni più indicate. Nel Nord Italia accanto al frumento, mais e segale ha avuto grande successo la coltivazione della farina barbariata, anche nota come barbarià.
Il nome barbarià significa alla lettera “imbastardito” e consisteva nella semina di una miscela di sementi di grano frumento e segale. La miscela era ogni volta diversa e non seguiva quote fisse. Questo metodo permetteva alle due specie di creare una sinergia che le rendeva più resistenti alle intemperie. Al livello delle radici avveniva una consociazione che permetteva che le sostanze del terreno venissero assorbite meglio. Questo metodo di coltivazione è attestato sin dal 1700 ed era diffusissimo nella zona del Piemonte meridionale. Quando arrivava l’ora del raccolto, i due cereali venivano macinati assieme per ottenere una farina mista.
Questa farina digeribile e nutriente era amatissima dalle nostre nonne e ritorna di moda dal passato
Oltre alla maggiore semplicità di coltivazione, la farina ottenuta era anche più digeribile e gustosa. Si tratta di un ingrediente dolce perfetto per la preparazione di biscotti e torte. Tornata in auge grazie ad alcuni produttori e esperti panificatori, ora la farina barbariata è usata oggi per molte preparazioni. Anche perfetta per l’impasto della pizza, ci permette di variare la dieta ed esplorare nuovi gusti.
Possiamo usarla per la pasta fresca ed il pane, ma anche per creare crostini da abbinare a pomodori e alla feta per una versione alternativa del dakos greco.
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