Sentirsi stanchi, deboli con crampi muscolari e depressi talvolta può dipendere non dal classico cambio di stagione, bensì da una condizione fisica da non sottovalutare. Potrebbe infatti provenire dal malfunzionamento della tiroide, una piccola ghiandola posta alla base del collo nella parte anteriore che produce ormoni tiroidei tiroxina e triiodotironina. Qualora la tiroide non produca abbastanza ormoni tiroidei, si manifesta l’ipotiroidismo che in base all’età in cui compare può provocare diversi disturbi, talvolta anche gravi. Ad esempio se compare nel feto per difetti dello sviluppo della tiroide, può causare un ritardo mentale e della crescita. Qualora compaia in età giovanile può compromettere lo sviluppo intellettivo e fisico, mentre negli adulti può portare a gravi disturbi, se non curata.
Quali sono i sintomi e come diagnosticare l’ipotiroidismo
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Spesso nelle persone adulte i sintomi tendono a manifestarsi lentamente e non è facile riconoscerli subito essendo molto comuni ad altre condizioni. Tra quelli più comuni vi sono fatica, stitichezza, secchezza della pelle, depressione, rigidità, gonfiore o dolore delle articolazioni, rallentamento del battito cardiaco, raucedine. Inoltre questa condizione causa aumento di peso e stanchezza, problemi di memoria, capelli sottili, dolori muscolari, colesterolo alto, gonfiore a volto e palpebre e mixedema. Nel caso si tratti di ipotiroidismo infantile congenito se non trattato tempestivamente, può determinare danni irreversibili al sistema nervoso provocando ritardi mentali. Alla nascita possono comparire difficoltà respiratorie, ingrossamento della lingua, disturbi della suzione, ritardo nello sviluppo osseo difficoltà a mantenere posizione seduta e capo eretto.
Questa condizione causa aumento di peso e stanchezza e a seconda della gravità può dare diritto ad un assegno mensile di 290 euro
Il nostro legislatore ha previsto per coloro che vivono determinate disabilità, che determinano una riduzione della capacità lavorativa, la possibilità di ottenere un assegno d’invalidità. Per ottenere l’assegno mensile è necessario, previa acquisizione del certificato medico attestante la patologia, inviare domanda all’INPS. L’Istituto poi inviterà il richiedente a sottoporsi a visita medica innanzi ad una apposita Commissione medica.
Al termine della visita, quest’ultima redigerà un verbale in cui verrà indicata la percentuale d’invalidità riconosciuta. Qualora la percentuale sarà pari o superiore al 74% l’INPS erogherà un assegno mensile di circa 290 euro. Nell’ipotesi di un verbale negativo, l’istante potrà ricorrere all’Autorità giudiziaria. Per la valutazione della percentuale di invalidità l’INPS ha predisposto delle linee guida che in base alla patologia e alla gravità stabilisce le differenti percentuali. Pertanto qualora l’ipotiroidismo comporti una condizione di salute grave, come ad esempio un ritardo mentale si potrà ottenere anche una percentuale del 100%. Qualora il soggetto non sia in grado di compiere autonomamente gli atti ordinari della vita quotidiana potrà anche chiedere ed ottenere l’indennità di accompagnamento. Inoltre qualora la disfunzione della tiroide comporti altre patologie più gravi rientranti tra quelle invalidanti si potrà avere diritto all’invalidità a causa di queste conseguenze.
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Con queste patologie cardiache si può avere diritto all’invalidità