Quasi tutti scartano la buccia di questo frutto autunnale senza sapere che contiene nutrienti preziosi

melagrana

Utilizzare gli avanzi di cucina è utile non solo per l’ambiente, ma anche per la salute. Eppure tanto cibo finisce ancora nel cestino: in particolare, quasi tutti scartano la buccia di questo frutto autunnale senza sapere che contiene nutrienti preziosi.

Un frutto dalle tante proprietà benefiche

Fra i frutti che maturano in autunno e in inverno, spicca la melagrana. Questa è nota per le sue numerose proprietà benefiche. È infatti ricca di vitamina A e vitamina C, ma anche di antociani, che hanno un effetto antiossidante e antinfiammatorio.

La melagrana è particolarmente utile in inverno: potrebbe infatti aiutare ad innalzare le difese immunitarie e proteggere l’organismo da raffreddori e influenze.

Mangiando gli arilli, ossia i chicchi della melagrana, si fa il pieno di tutti questi benefici. Ma, allo stesso tempo, si rischia di perdersi altri nutrienti importanti.

Infatti la polpa dei chicchi rappresenta solo il 40% del peso totale del frutto. Un altro 10% è costituito dai semi, ricchissimi di un composto essenziale per l’organismo. Infine, il restante 50% del frutto corrisponde alla buccia. Insomma, quando ci si limita a mangiare i chicchi, si butta via metà della melagrana!

Ma perché la buccia della melagrana è importante? E soprattutto, è possibile mangiarla?

Quasi tutti scartano la buccia di questo frutto autunnale senza sapere che contiene nutrienti preziosi

Un ottimo metodo per evitare gli sprechi casalinghi è seguire i rimedi della nonna. Per esempio, con le bucce delle castagne si può preparare un elisir di bellezza, mentre gli scarti dell’ananas diventano una bevanda poco conosciuta ma molto salutare.

Lo stesso vale per le bucce della melagrana. Già la medicina tradizionale attribuiva a questi “rifiuti” delle proprietà benefiche. Ma la conferma giunge anche dagli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità.

Infatti, la buccia della melagrana è ricca di flavonoidi e altri composti fenolici, ma anche di fibre e sali minerali, come potassio, calcio, fosforo e magnesio. Come fare, allora, per consumarla?

La parte esterna della buccia, quella di colore rosso, si può usare per preparare decotti o infusioni. Queste bevande risulteranno particolarmente ricche di tannini, e sono consigliate in caso di diarrea. Potrebbero anche avere delle proprietà antiemorragiche.

In alternativa, si può lasciar seccare la corteccia della melagrana al sole, dopo aver rimosso la parte bianca. Le bucce essiccate vanno poi trasformate in una polvere con l’aiuto di un mixer. Per mangiare la polvere ottenuta, basterà aggiungerne un cucchiaino in un bicchiere d’acqua o in un frullato.

Attenzione, però: ogni volta che si usano le bucce della frutta, è meglio scegliere prodotti da agricoltura biologica, e lavarli accuratamente.

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