Tra le difficoltà più grandi che può incontrare l’automobilista, nella vita di tutti i giorni, c’è sicuramente il problema del parcheggio. In Italia quasi tutti utilizzano l’automobile anche per gli spostamenti più piccoli, e soprattutto nelle città più grandi il traffico è un vero problema. Negli orari che coincidono con l’entrata e l’uscita dal lavoro e dalle scuole è veramente difficile circolare nei punti di snodo principali della propria città.
Non solo, dunque, perdiamo molto tempo nel traffico ma un’altra situazione di forte stress è quella legata al parcheggio. Infatti i parcheggi in Italia, soprattutto nelle grandi città, non solo scarseggiano ma nella grande maggioranza dei casi sono a pagamento. Oltretutto spesso a prezzi molto elevati. È quasi impossibile riuscire a trovare un parcheggio dalle strisce bianche quando ci si dirige a lavoro. È molto più probabile trovare posteggio in un parcheggio a pagamento custodito oppure sulle famose e temute strisce blu.
Quasi tutti gli automobilisti pensano sia lecito ma chi parcheggia così rischia una multa salata
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Una situazione davvero ricorrente nel caso dei parcheggi sulle strisce blu è quella di fare un pagamento per un certo numero di ore e poi superare questo termine. Cioè si paga la sosta per 1 ora e 30 minuti e si torna alla propria vettura dopo 3 ore. Questo comportamento è spesso causato dalla reale incapacità di sapere quando finiranno i propri affari e sarà possibile tornare all’automobile. Spesso facciamo una stima veloce del tempo che ci impiegheremo ma le più varie circostanze non ci permettono di tornare in auto al momento previsto.
Tra il momento della scadenza del ticket del parcheggio e quello del nostro effettivo ritorno all’auto c’è un periodo in cui l’auto è parcheggiata senza permesso sulle strisce blu. È anche possibile che proprio in quell’intervallo temporale sopraggiunga un controllore e multi l’auto con il ticket scaduto. E anche se quasi tutti gli automobilisti pensano sia lecito parcheggiare e poi pagare la differenza di tempo in caso di ticket scaduto quasi mai questo è possibile. Allora ci si chiede cosa sia possibile fare se appunto prendiamo una multa a causa del ticket scaduto.
La soluzione della giurisprudenza
Il Ministero dei Trasporti nel 2015 ha cercato di rispondere a questo interrogativo emanando una serie di pareri. Con questi spiegava che il protrarsi del parcheggio dopo la scadenza del ticket pagato non costituisce violazione del Codice della Strada. L’amministrazione competente si può limitare a chiedere all’automobilista il rimborso della differenza tra il tempo pagato con il ticket e quello effettivamente trascorso nel parcheggio.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza N. 14083 del 2021, è, però, di diverso avviso. I giudici spiegano infatti che il protrarsi della sosta oltre il termine del ticket costituisce illecito amministrativo. Più in particolare viola l’articolo 7 comma 15 del Codice della Strada. Si tratta dell’illecito di evasione tariffaria. Questo determina, come già affermato da Cassazione 16258 del 2016, che la multa eventualmente applicata dall’amministrazione dopo la scadenza del ticket è legittima. Discostandosi dunque evidentemente dal citato parere del 2015 del Ministero dei Trasporti.