Ci troviamo ogni giorno ad osservare i colori, gli abbinamenti e le novità della moda maschile e femminile. Talvolta siamo addirittura stregati dalla necessità di rimanere aggiornati in fatti di moda. In parte ci piace emergere e farci notare. Oppure semplicemente ci rendiamo conto che giocare con i colori e le composizioni è un fatto di libertà mentale.
Esistono, però, alcuni accessori sulla cui provenienze ed utilità non capita troppo di parlare. Sono considerati parte imprescindibile o costante del concetto di eleganza. Dunque sono magari soggetti ad alcune tendenze, ma senza mai essere messe in discussione. Capita così di scoprire che alcuni di questi sono nati e si sono diffusi in contesti quasi letteralmente opposti rispetto a quelli seriosi e formali in cui vengono normalmente sfoggiati. Quasi nessuno lo sa, ma ecco qual è l’insospettabile origine di questo comunissimo ed elegante accessorio da uomo.
Un paramento militare
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Stiamo parlando di un accessorio mitico, e formale, come la cravatta. Il 18 ottobre si è celebrato proprio il Giorno Internazionale della Cravatta. Persino il suo nome indica qualcosa delle sue origini, delle quali forse non ci siamo mai troppo interessati. Un paramento di stoffa posto attorno al collo veniva già utilizzato dai legionari romani in retroguardia durante le marce. Ma le origini della cravatta moderna, e del termine, sarebbero da ricercare nel corso della Guerra dei Trent’Anni (1618-1648) in Francia.
I reparti militari croati di mercenari in servizio in Francia, infatti, indossavano dei foulard colorati al collo come segno di riconoscimento. I parigini indicarono quegli accessori con il nome di “cravate”, provenendo dall’aggettivo “hrvati”, con cui si chiamavano tra di loro i soldati. E che letteralmente significava croati. Dopo qualche anno, Luigi XIV ne avrebbe indossata una di pizzo, fatto che divenne un punto di riferimento per la moda di tutta Europa. L’aspetto era molto diverso dalla corda di tessuto che chiude il collo cui siamo abituati attualmente. La ricerca di un fiocco artistico era uno degli obiettivi principali dei complessi nodi che venivano elaborati.
Quasi nessuno lo sa, ma ecco qual è l’insospettabile origine di questo comunissimo ed elegante accessorio da uomo
Al giorno d’oggi non utilizziamo più la cravatta come paramento militare. In alcuni contesti il suo uso è ancora obbligatorio, come ad esempio avviene all’interno del Senato in Italia. In passato ci siamo occupati altrove della questione. Ad esempio ecco alcuni metodi che non avresti mai immaginato per pulirla dalle macchie.
Non tutti lo sanno ma sono tutt’ora previsti dai formulari di moda decine di nodi diversi per la cravatta. Anche se la finalità della cravatta moderna sembra essere diventata quella di nascondere alla vista i bottoni della camicia, e non quella di essere un paramento militare riconoscibile. Oppure di stupire per la varietà del fiocco. La maggior parte di questi nodi infatti è semplicemente caduta in disuso, perché si concepisce la cravatta come un accessorio da utilizzare in ambiti formali, in cui molti hanno paura a sperimentare. Di conseguenza si cerca la conformazione ad un canone piuttosto che la sua variazione.