Chi ama la botanica, soprattutto se è alle prime armi, è spesso portato a comprare compulsivamente tutti i tipi di piante. Spesso però lo fa senza conoscere a fondo cosa sta acquistando e nel giro di qualche mese si ritrova solo con sterpaglie secche. Per risolvere il problema alla radice è dunque meglio informarsi subito sulle cure che gli esemplari che desideriamo richiedono. Oggi parliamo di uno dei più famosi e diamo una dritta preziosa in merito: quasi nessuno lo fa, ma questa mossa garantisce salute e benessere a lungo a un’orchidea. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Le linee guida per mantenere questo fiore sano e in salute
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Le Orchidacee sono dei fiori ornamentali perfetti per ogni occasione. Infatti sono tra gli esemplari più richiesti quando ci si reca dal fioraio. Bisogna però tenere anche in conto che sono particolarmente fragili. Infatti, se non si dedica l’attenzione dovuta potrebbero morire nell’arco di pochi giorni. Per prevenire questa spiacevole situazione si deve prestare attenzione a molti fattori. Il primo è l’innaffiatura: infatti in pochi lo sanno, ma questo è il modo migliore per innaffiare un’orchidea per mantenerla sana. Poi bisogna anche verificare periodicamente lo stato delle radici. Se queste marciscono possono infatti compromettere subito la salute del fiore. Per evitarlo c’è una soluzione d’emergenza molto semplice da mettere in atto infatti per salvare un’orchidea in fin di vita basta quest’oggetto che tutti abbiamo in cucina.
Quasi nessuno la fa, ma questa mossa garantisce salute e benessere a lungo a un’orchidea
Passiamo a parlare del clima in cui farle vivere. Questi fiori amano gli ambienti umidi: questa preferenza è data dalla loro origine. Infatti, crescono spontaneamente in zone molto umide e calde. Per riprodurre il loro habitat naturale è dunque necessario tenerle lontane dal freddo e nebulizzare spesso attorno a loro dell’acqua con uno spruzzino. Questa operazione va effettuata solo per un paio di volte durante la mattinata ed è meglio prediligere un liquido filtrato e privato di calcare.
Per capire quante volte va ripetuta questa operazione bisogna basarsi sulle temperature giornaliere. Però, per non sbagliare è meglio rivolgersi ad un esperto. Allo stesso modo è poi importante bagnare solo in corrispondenza del suolo, tenendosi lontano dei fiori dalle foglie. Posizionare il getto direttamente su quelle aree potrebbe infatti portare a macchiarle. Infine è necessario circondarle di altre piante tropicali o di altri esemplari della loro stessa specie. Infatti patirebbero essere lasciate al sole.
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