Nonostante la fortuna di vivere in un Paese che segue la tanto amata e variegata dieta mediterranea, ci sono comunque molte persone che tendono a mangiare ogni giorno le stesse cose. Non sfruttando, di conseguenza, tutta l’incredibile varietà di ingredienti che Madre Natura propone e offre.
In questo modo, non soltanto si priva al proprio corpo la possibilità di beneficiare dei diversi vantaggi che alcuni ingredienti offrono, ma si rischia anche di sovraccaricare l’organismo sempre con gli stessi alimenti. Cibi che, magari, in grandi quantità potrebbero non fare troppo bene.
Non sempre noti
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Effettivamente, uno dei primi segreti per mantenersi in salute, e sfruttare l’alimentazione con questo scopo, risiede nella capacità di saper variare. Per fare questo dobbiamo impegnarci, quindi, a “scoprire” nuovi cibi, assaggiando e provando alimenti che magari fino a quel momento non conoscevamo. Alimenti poco noti o che magari non avevamo mai avuto l’occasione di mangiare. Nel prossimo paragrafo parleremo proprio di uno di questi cibi.
Quasi nessuno lo compra ma questo frutto sconosciuto abbassa il colesterolo e riduce la glicemia
Già in passato abbiamo avuto modo di presentare alimenti e bevande in grado di interferire positivamente con i livelli di colesterolo e di glicemia, come questo vino, ad esempio. Bene, con l’obiettivo di ampliare la conoscenza dei nostri Lettori su questo argomento, vogliamo presentarne un altro. Scopriamo di cosa si tratta, infatti quasi nessuno lo compra ma questo frutto sconosciuto abbassa il colesterolo e riduce la glicemia. Ci riferiamo al crespino. Effettivamente il frutto di questa pianta, che è poi una bacca dalla dimensione di circa un centimetro, contiene una sostanza chiamata berberina.
Quest’ultima, come possiamo vedere anche grazie ai risultati di questo studio, rivela un ruolo molto importante nella riduzione del colesterolo e dei livelli di glicemia. Le bacche di crespino possono essere reperite in erboristeria e in negozi specializzati, oltre che online, ovviamente. Dunque, come diciamo sempre in questi casi, il suggerimento rimane quello di consultarsi con il proprio medico. Concordando con quest’ultimo la possibilità e la frequenza di utilizzo di questo frutto tanto sconosciuto quanto benefico.