Per fortuna le temperature di questi giorni allontanano il momento dell’accensione del riscaldamento. Ma quando accenderemo i termosifoni occorrerà avere le idee chiare su cosa fare per risparmiare. Per evitare stangate sulla bolletta è meglio tenere il riscaldamento acceso al massimo solo poche ore, oppure tenerlo sempre acceso ad una temperatura minima?
Negli anni precedenti il gas a buon mercato ha permesso di tenere acceso a manetta il termosifone per tutto il giorno. Molti si lamentavano della bolletta alta ma tutto sommato per stare al caldo si poteva fare qualche piccolo sacrificio economico. Ma il sacrificio che negli anni scorsi si rivelava piccolo, quest’anno potrebbe rivelarsi insormontabile. Le prossime bollette del gas potrebbero essere anche doppie o triple rispetto a quelle dello stesso periodo dello scorso anno. Ecco che occorre correre ai ripari e cercare di centellinare l’uso del riscaldamento.
Come riscaldarsi in una casa più fredda per non andare in bolletta
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Prima di tutto occorrerà ridurre di un grado la temperatura negli appartamenti. Il Governo ha emanato delle direttive che obbligano gli uffici pubblici ad abbassare la temperatura. Queste direttive non obbligano anche le famiglie tuttavia il Governo consiglia caldamente di abbassare un grado anche nelle case.
Un grado in meno di temperatura, per esempio da 20 gradi a 19 gradi non è un dramma. Comunque, ognuno per stare più caldo in casa può adottare dei piccoli accorgimenti, ma molto efficaci. Primo fra tutti quello, forse più banale ma anche più efficace, di coprirsi di più. Molti in casa preferiscono stare in maglietta e calzoncini anche d’inverno, grazie a una temperatura elevata nell’appartamento. Un maglione e un pantalone lungo pesante saranno sufficienti per stare al caldo anche con un paio di gradi in meno senza troppo disagio.
Quanto tempo tenere il riscaldamento acceso ed evitare un grave errore
Per risparmiare è meglio tenere la caldaia spenta alcune ore e mandarla al massimo quando è accesa o meglio tenere il riscaldamento sempre accesso? Sempre in funzione o acceso e spento alternativamente, sono le due correnti di pensiero che attraversano le famiglie italiane.
Chi lavora fuori casa e lascia l’appartamento vuoto per alcune ore al giorno, potrebbe essere spinto a spengere la caldaia per poi accenderla al ritorno. In questo modo si pensa di risparmiare perché durante il giorno il consumo di gas è nullo. Tuttavia gli esperti ci dicono che il consumo dell’energia per riportare la temperatura nell’appartamento al livello desiderato potrebbe annullare l’effetto risparmio. Infatti durante il giorno la temperatura in casa scenderà molto e la caldaia dovrà lavorare di più per scaldare nuovamente l’appartamento. Inoltre le ripetute accensioni potrebbero favorire un più rapido deperimento della caldaia.
Invece è consigliato mantenere la temperatura nell’appartamento costante. Durante le ore in cui la casa è vuota è preferibile abbassare di un paio di gradi la temperatura ma lasciare la caldaia accesa. Sarà più semplice riportare la temperatura al livello desiderato, la caldaia lavorerà senza sforzi e il consumo sarà minore.
Ma ancora prima di domandarsi quanto tempo tenere il riscaldamento acceso, occorre portare a termine tre importanti operazioni. La manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di riscaldamento è essenziale per risparmiare sul riscaldamento. I caloriferi devono essere in perfetta efficienza e alcuni accorgimenti possono permettere di farli funzionare ottimamente per tutto l’inverno senza sprechi.