Con l’avvicinarsi dei 67 anni di età la preoccupazione del lavoratore è riferita all’importo della futura pensione. E la cosa è comprensibile visto che l’assegno mensile rappresenterà proprio il reddito con cui vivere il resto della propria vita. Una pensione troppo bassa, come spesso accade in Italia, non permette di vivere dignitosamente. E soprattutto con l’aumento dei prezzi che stiamo vivendo difficilmente si riesce ad arrivare a fine mese. Proprio per questo motivo sono previste diverse misure che permettono di integrare l’importo della propria pensione, tra le quali ricordiamo la pensione di cittadinanza. Quest’ultima consente di portare il reddito mensile percepito fino a 630 euro mensili.
L’importo della pensione cambia da persona a persona
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Quello che non tutti mettono in conto è che la pensione non è uguale per tutti. Anche se due persone hanno svolto lo stesso lavoro, per lo stesso numero di anni, con la stessa retribuzione e accedono alla pensione alla stessa età. Basta qualche straordinario in più o qualche congedo o permesso a far variare, anche se di poco, l’importo dell’assegno.
Quanto si prende di pensione di vecchiaia, quindi, non è di facile intuizione se non svolgendo dei calcoli che mettono in campo diversi aspetti. Tutta la vita lavorativa influisce, quindi, sulla futura pensione che andremo a prendere e i calcoli che faremo di seguito, quindi, possono essere solo indicativi.
Come si calcola l’importo dell’assegno?
In questo articolo prenderemo in esame solo gli assegno calcolati con il sistema contributivo puro per facilità di calcolo. Ovviamente non terremo conto della rivalutazione del montante contributivo perché è una variabile che non può essere prevista. Ma grossomodo ci avvicineremo all’assegno lordo che si andrà a percepire.
Uno stipendio medio di 1.500 euro influisce, mensilmente, sulla pensione di vecchiaia di circa 27 euro al mese per ogni anno lavorato. Se lo stipendio è di 2.000 euro, invece, per ogni anno lavorato la pensione aumenta di circa 36 euro. Uno stipendio di 2.500 euro lordi, invece, impatta mensilmente sulla pensione di 45 euro al mese per ogni anno in più di contributi.
Quanto si prende di pensione di vecchiaia con 20, 25 e 30 anni di contributi
Per chi percepisce uno stipendio di 1.500 euro, quindi, la pensione che spetta è grossomodo di:
- 540 euro con 20 anni di contributi;
- 675 euro con 25 anni di contributi;
- 810 euro con 30 anni di contributi.
Per chi ha uno stipendio di 2.000 euro al mese la pensione cambia in questo modo:
- 720 euro con 20 anni di contributi;
- 900 euro con 25 anni di contributi;
- 1.080 euro con 30 anni di contributi.
Infine, per chi ha uno stipendio di 2.500 euro può contare su una pensione di:
- 900 euro con 20 anni di contributi;
- 1.125 euro con 25 anni di contributi;
- 1.350 euro con 30 anni di contributi.
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