Il capitale disponibile va gestito secondo la logica della risorsa da far fruttare e non come un patrimonio da tenere immobilizzato per paura perderlo. Anche senza il nostro consenso, infatti, l’inflazione intacca la liquidità e ne erode il potere d’acquisto. Vediamo qualche potenziale spunto di riflessione
A fine anno è tempo di fare scelte in tema di gestione dei risparmi. Quelli “in eccesso” andrebbero gestiti nella prospettiva di farli fruttare. Sul mercato le soluzioni non mancano, per cui la vera sfida sta nella scelta. Essa andrebbe fatta ottimizzando:
- la propensione al rischio;
- l’orizzonte temporale del proprio investimento;
- l’obiettivo da raggiungere.
Premesso ciò, vediamo quanto si guadagna spostando 5.000 euro dal conto corrente verso strumenti più redditizi.
Cosa distingue il conto corrente dal conto deposito?
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Malgrado la quasi vicinanza terminologica, tra conto corrente e conto deposito corrono molte differenze.
Il conto corrente è uno strumento identificato dall’IBAN e concepito per la gestione del denaro. È un ottimo strumento per gestire i pagamenti in entrata che in uscita. Tipo l’accredito stipendio o pensione, incassi e bonifici, domiciliazione utenze, etc. Inoltre, grazie al c/c si possono abilitare altri strumenti come assegni, carte di credito e/o debito, dossier titoli, etc
Il conto deposito (CD) non permette di fare niente di tutto ciò perché non nasce per queste finalità. È infatti uno strumento di investimento della famiglia dei prodotti a capitale garantito. Cioè serve per far fruttare i soldi depositati.
Quanto si guadagna spostando 5.000 euro dal conto corrente verso il CD?
La seconda differenza tra c/c e CD è he il primo è spesso oneroso, mentre il secondo quasi mai prevede costi di attivazione, gestione e chiusura finale.
Secondo Bankitalia, nel 2021 la spesa media di un c/c bancario tradizionale ha raggiunto 94,70 euro/anno. Scende a 58 nel caso del conto postale e a 24 per quello online.
Vediamo ora quanto si può guadagnare spostando una piccola cifra da uno verso l’altro strumento.
Sulla durata a 12 mesi, Banca Privata Leasing propone un tasso lordo del 2,75% sul CD Fast vincolato 12 mesi. L’omonimo conto libero offre il 2,25% annuo lordo. In entrambi i casi gli interessi sono anticipati.
Se invece si cerca un c/c fruttifero senza dover spostare l’attuale liquidità e senza vincolarla, il c/c di IBL Banca offre il 2% sulle somme libere per tutto il 2023. La promo è per chi apre il conto fino al 31 marzo del nuovo. Ancora, per i primi 6 mesi il canone è gratis e per tutto il 2023 l’imposta di bollo è a carico della banca.
Quanto rende mediamente il conto deposito a 24 mesi?
Sulla scadenza a 2 anni il miglior tasso offerto sulle linee vincolate viaggia sul 3,00%. È il caso di Banca Aidexa e Banca Sistema (tasso annuo lordo 3,00%) con interessi posticipati, o di Banca Privata Leasing (3,05%), interessi anticipati.
Sulle linee libere a 24 mesi, invece, citiamo il 2,55% annuo lordo di Banca Privata Leasing.
In sintesi, al netto dell’inflazione e dell’imposta di bollo c’è che la liquidità sul conto corrente è un costo. Sul conto deposito (ma non solo) si trasforma invece in un asset capace di generare un piccolo guadagno.