I buoni fruttiferi postali sono strumenti di investimento graditi dal mercato per una serie di motivi. Il capitale è garantito dallo Stato italiano e non prevedono costi di sottoscrizione, gestione e rimborso finale. La tassazione sugli interessi è agevolata e pari al 12,50%, mentre su molti altri strumenti di investimento le aliquote sono del 26%. Sui buoni grava anche l’eventuale imposta di bollo se il valore di rimborso finale dei titoli posseduti e medesima intestazione supera la soglia dei 5mila euro.
Un altro vantaggio è dato dal fatto che il sottoscrittore può disinvestire in qualunque momento ottenendo sempre il valore nominale iniziale. Mentre, al termine delle finestre temporali previste dal buono in possesso, si incassano anche gli interessi netti maturati (insieme al titolo).
Sempre in tema di rendimenti, spesso la struttura è del tipo step-up, ossia a salire in base al periodo di possesso del titolo. Se lo si mantiene fino alla fine si ottiene il maggior guadagno previsto, come nel caso del buono 4X4.
Infine, mai dimenticare altri due elementi. Il primo è che i buoni diventano infruttiferi dal giorno dopo la loro scadenza. Il secondo è che i diritti dei titoli cartacei si prescrivono dopo 10 anni dalla loro scadenza.
Vediamo quanto si guadagna a 3 e 6 anni con 10.000 euro investiti sul buono Rinnova
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Ora, nella scuderia dei prodotti emessi da CDP troviamo il neo buono Rinnova. Il titolo è riservato solo a chi ha rimborsato uno o più buoni scaduti a far data dal 20 settembre 2022. Fanno eccezione i buoni dedicati ai minori e il buono 4 anni risparmiosemplice. Infine, il prodotto sarà disponibile fino a quando l’emittente ne consentirà la sottoscrizione.
La durata complessiva di questo prodotto è di 6 anni, divisi in due finestre triennali. Il tasso nominale annuo del titolo dal 1° al 3° anno di possesso è del 2% lordo, che sale al 4,52% nel triennio che va dal 4° al 6° anno. In definitiva, il rendimento annuo lordo a scadenza del titolo è del 3,25%.
Ma quanto si guadagna a 3 e 6 anni con 10.000 euro ipotetici investiti su questo titolo? I montanti lordi e netti (della sola ritenuta fiscale) dopo 36 e 72 mesi sarebbero pari a:
- 612,08 euro e 10.535,57 euro al compimento del 3° anno;
- 115,4727 euro lordi e 11.851,04 euro netti dopo 72 mesi di possesso.
Possibili alternative in titoli di Stato o conti deposito vincolati
Per avere dei termini di confronto potremmo valutare i rendimenti dei titoli di Stato di pari durata e (quasi) parità di condizioni. Oggi il potenziale rendimento netto dei BTP a 6 anni oscilla sul 3,25-3,35% circa. Tuttavia, l’eventuale rivendita anticipata del titolo si scontrerebbe con gli inevitabili movimenti dei prezzi sul mercato. Cioè l’operazione potrebbe dar vita tanto a un guadagno quanto a una possibile perdita in conto capitale.
Un rischio che non troviamo nel caso dei conti deposito, liberi e vincolati. Tuttavia, il rendimento maggiore lo offrono i prodotti a vincolo, per cui prima di sottoscriverli conviene valutare questo aspetto.