Quanto rendono a novembre i buoni fruttiferi postali a tassi fissi o fissi e crescenti portati a scadenza?

I rendimenti dei buoni fruttiferi-Foto da imagoeconomica

Anche nel corso del 2023, a più riprese, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha ritoccato i rendimenti sul risparmio postale. Vale a dire l’offerta Supersmart sull’omonimo libretto postale e i buoni fruttiferi. Facciamo un recap a inizio mese. Dunque, ecco quanto rendono a novembre i buoni fruttiferi postali a tassi fissi o fissi e crescenti portati a scadenza.

A seconda della durata complessiva del prodotto in questione, il tasso può essere unico oppure crescente al passare del tempo di possesso. Nel 1° caso parleremo di tassi (unici e) fissi, nel 2° di tassi fissi e crescenti (in gergo: step-up). Quindi per conseguire il maggior rendimento con i prodotti step-up converrebbe tenerli fino al termine naturale.

I rendimenti dei buoni fruttiferi a medio-breve termine

I buoni che facciamo rientrare sul medio-breve termine sono quelli di durata complessiva fino a 4 anni.

Il buono 4 anni Plus prevede rendimenti fissi e quello annuo lordo a scadenza è del 3,00% (2,64% netto). Al pari di tutti gli altri buoni, anche il 4 anni Plus può essere rimborsato anzitempo e comunque sempre entri i termini di prescrizione. In questo caso, il rimborso anticipato darebbe diritto solo al capitale iniziale nominale.

Il buono Soluzione Eredità dura sempre 4 anni, al termine dei quali rende il 3,25% annuo lordo fisso (2,86% netto). Il titolo è tuttavia riservato ai soli beneficiari di un procedimento successorio concluso in Poste Italiane.

Infine ecco il buono 4 anni risparmiosemplice, disponibile solo se si attiva l’omonimo Piano di risparmio. Qui l’emittente propone  due possibili risultati a scadenza. Quello standard è dell’1,50% annuo lordo (1,32% netto), quello premiale è del 3,50% (3,08% netto). Quest’ultimo tuttavia lo si ottiene al raggiungimento minimo di 24 sottoscrizioni periodiche nel Piano.

Investire a medio termine

Per chi intende investire a medio termine, CDP propone soluzioni d’investimento tra i 6 e i 7 anni di durata complessiva.

Il buono 3×2 prevede tassi fissi e crescenti (due step triennali), con un rendimento annuo lordo a scadenza del 3,00% (2,65% netto).

Anche il buono Rinnova ha una durata complessiva di 6 anni, al termine dei quali riconosce il 3,25% annuo lordo (2,87% netto). La sottoscrizione è però riservata a chi rimborsa uno o più buoni scaduti, purché rimborsati a partire dal 1° agosto 2023 e fino a disponibilità del prodotto.

Infine ecco il buono Risparmio Sostenibile per investire fino a 7 anni complessivi. Anche qui caso gli interessi sono fissi e crescenti e quello annuo lordo finale è del 2,50% (2,21% netto). Inoltre offre a scadenza la possibilità di un eventuale extra rendimento al verificarsi di alcune condizioni.

Quanto rendono a novembre i buoni fruttiferi postali a tassi fissi o fissi e crescenti portati a scadenza

Arriviamo infine al lungo periodo, cioè ai prodotti con una scadenza complessiva che supera i 10 anni.

Il buono 3×4 ha una durata fino a 12 anni e offre rendimenti fissi e crescenti (ha 4 step di durata triennale). Se portato a scadenza, il buono rende il 3,25% annuo lordo, il 2,90% netto. Ovviamente i tassi annui lordi e netti sono inferiori se il rimborso avviene al termine del 3°, del 6° o del 9° anno. Queste considerazioni valgono per tutti i buoni step-up rimborsati prima del termine. A variare sono gli interessi e la durata dello step, così come previsti dallo specifico buono considerato.

Il buono Ordinario permette di investire fino a 20 anni, sempre fatta salva la possibilità di rimborso anticipato. Il rendimento annuo lordo a scadenza è del 3,50%, il 3,17% netto. Gli interessi, invece, sono riconosciuti dopo 1 anno dall’acquisto e poi ad ogni bimestre, corrisposti al rimborso del buono.

Infine ecco il buono dedicato ai minori, il prodotto della gamma buoni oggi potenzialmente più redditizio tra quelli sottoscrivibili. Da fine ottobre il rendimento è stato ritoccato al rialzo e può arrivare a rendere fino al 6,00% lordo, il 5,50% netto.

Dunque, ecco quanto rendono a novembre i buoni fruttiferi postali a tassi fissi o fissi e crescenti portati a scadenza. In chiusura, come sempre, invitiamo il Lettore a consultare attentamente i Fogli Illustrativi del buono considerato. È il documento ufficiale che contiene le condizioni contrattuali del prodotto di proprio interesse.

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