Il rendimento di un titolo azionario può dipendere da moltissimi fattori a partire dalla stagionalità, a particolari congiunture economiche. Ad esempio, negli ultimi mesi i titoli energetici hanno avuto una performance strepitosa a causa del conflitto in corso tra Ucraina e Russia.
Quindi, quanto rende un’azione in un anno?
Non c’è una risposta assoluta. Non è come nel caso di un conto deposito dove il rendimento è noto. Quello che, però, si può fare è andare a scoprire il rendimento medio del settore di riferimento. Successivamente, poi, si può decidere su quale settore puntare e al suo interno scegliere il titolo da comprare.
Quanto rende un’azione in un anno?
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Abbiamo, quindi, analizzato per ogni settore il suo rendimento medio a un anno. I risultati sono quelli mostrati nell’elenco seguente:
IT Market -18.46%
Energia 31.86%
Immobiliare -0.96%
Industriale -3.76%
Beni di consumo -15.66%
Prodotti di consumo -19.81%
Finanziari -21.75%
Utility -22.31%
Materie prime -24.97%
Sanità -31.31%
Telecom -34.92%
Tecnologia -43.3
Notiamo subito come, a parte il settore energia, tutti hanno avuto un rendimento negativo. Non è l’obiettivo di questo report, ma ricordiamo, poi, che ogni settore può essere ulteriormente suddiviso in un’industria specifica. Ad esempio, tra i prodotti di consumo c’è il settore auto dove troviamo titoli come Stellantis e Piaggio. Quest’ultimo ha avuto nell’ultimo anno un rendimento inferiore alla media dei suoi competitors. Andiamo, quindi, a vedere quai potrebbero essere gli sviluppi futuri.
Lo scenario più probabile sul titolo
Il titolo Piaggio (MIL:PIA) ha chiuso la seduta del 29 agosto a quota 2,424 euro, in ribasso dell’1,70% rispetto alla seduta precedente.
Dopo il forte rialzo che ha caratterizzato il mese di luglio, il mese di agosto ha portato un’inversione ribassista sul titolo che adesso punta al II obiettivo di prezzo in area 2,352 euro. La mancata tenuta di questo supporto, poi, potrebbe aprire le porte a una continuazione del ribasso fino alla massima estensione ribassista in area 2,222 euro (III obiettivo di prezzo).
I rialzisti potrebbero prendere il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura giornaliera superiore a 2,482 euro. In questo caso si potrebbero ipotizzare anche ritorni in area 2,80 euro.
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