Fino al secolo scorso, il peso della viticoltura sul PIL agricolo e nazionale italiano era più marcato. Poi negli anni si è passati dalla quantità alla qualità. Oggi i vini italiani sono richiesti, riconosciuti e apprezzati in tutto il Mondo.
Passando all’economia del piccolo viticoltore, quanto rende 1 ettaro di vigneto e come massimizzare i guadagni del proprio terreno? Ipotizziamo che le uve siano prodotte ma non trasformate, ossia vendute subito alla vendemmia.
I fattori che influenzano i prezzi di mercato delle uve
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Il prezzo finale delle uve, e di un prodotto agricolo in generale, dipende da molti fattori. Ad esempio la sua qualità (DOP e IGP su tutti), le tecniche di coltivazione (biologiche o no), la forza contrattuale del venditore, etc.
Inoltre pesa anche la quota di valore aggiunto incorporato in un prodotto finito. Un kg di uva da vino, per intenderci, costa molto meno di 1 litro di vino perché contiene solo un pezzetto della filiera (dal terreno alla tavola).
Infine non va dimenticata la forza della domanda di un prodotto e la quantità offerta.
I guadagni medi di 1 ettaro coltivato a uva da vino
I recenti dati ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) mostrano forti differenze tra un’area geografica e un’altra.
In provincia di Bolzano, 1 ettaro di vigneto genera in media (tra IGP, DOP e vini comuni) circa 21.500 euro di guadagno. Nella limitrofa provincia di Trento, i valori scendono a 17.400 euro. Questa discesa dei valori continua uscendo dalla Regione (lo stesso vale anche per i casati con vigneti: si parte dal milione di euro e si va decrescere).
In Veneto e Friuli Venezia Giulia i numeri parlano, rispettivamente, di ricavi medi pari a 9.950 e 11.807 euro. Passando al versante Occidentale, in Lombardia e Piemonte troviamo un guadagno medio di circa 5.738 e 10.020 euro. Infine Liguria e Valle d’Aosta danno, rispettivamente, un guadagno medio di 8.644 e 11.488 euro.
Molte Regioni del centro Italia si assestano invece tra i 4 e i 7mila euro di guadagno medio per ettaro.
Infine vediamo la situazione al Sud, dove troviamo Regioni a forte vocazione agricola e dove si producono vini di qualità eccelsa. In Campania 1 ettaro coltivato a uva da vino fa guadagnare in media 4.836 euro, in Puglia invece 7.477 euro. In Molise, Basilicata e Calabria i guadagni medi si attestano, rispettivamente, a 5.785, 4.530 e 3.122 euro. Quest’ultimo è in assoluto il valore più basso, considerato che i guadagni medi di Sicilia e Sardegna si attestano a 3.826 e 5.180 euro.
Quanto rende 1 ettaro di vigneto e come massimizzare i guadagni del proprio terreno?
È evidente, dunque, come in certe aree del Paese i guadagni medi siano risicati. Specie se si considera il prezzo d’acquisto del terreno, l’eventuale piantumazione, impianto di irrigazione, etc. Un buon punto di partenza, quindi, sarebbe magari quello di avere la fortuna di ereditare un vigneto.
Le strategie di massimizzazione del profitto suggeriscono di puntare sulle produzioni biologiche o di nicchia, a seconda dei casi. Ossia meno quantità e più qualità.
Un’altra tattica potrebbe essere quella di non limitarsi alla sola coltivazione del vigneto. Nella filiera del vino (e dei prodotti agricoli in generale), il grosso dei guadagni sta nella trasformazione e, soprattutto, nella vendita.
Tuttavia, il passo da viticoltore a imbottigliatore non è affatto semplice e alla portata di tutti. Inoltre già oggi la concorrenza sul mercato è folta e spietata. In sintesi andrebbe cercato quel giusto compromesso che costi e ricavi, tra piacere e interesse.
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